Accordo Provincia, funivie trentine e sanità: arrivano le piste a numero chiuso
Previsto un taglio del 40 per cento al numero di skipass, calcolato sui giorni più affollati delle passate stagioni
Trento. Si avvicina la riapertura degli impianti sciistici. A causa del Coronavirus, però, non potrà essere una stagione come tutte le altre. L’ultima novità è un taglio al numero di skipass del 40 per cento (calcolato sui primi ingressi dei giorni più affollati) per garantire la sicurezza sanitaria, ma anche la sostenibilità economica dell’apertura delle aree sciistiche.
Su questo numero (che in realtà è il frutto di un calcolo molto più complesso, diverso per ogni comprensorio) hanno trovato l’accordo ieri le funivie, la Provincia e l’Azienda sanitaria, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato l’assessore Roberto Failoni, il presidente dell’Anef Trentino Luca Guadagnini, Maurizio Rossini (di Trentino Marketing) e il dirigente del servizio turismo provinciale Sergio Bettotti. Di fatto si tratta di un tetto massimo agli sciatori che potranno frequentare le piste trentine con l’apertura della stagione, che si aggiunge alle limitazioni della portata oraria degli impianti di risalita, già fissata al 50 per cento nel caso di funivie e telecabine chiuse.
Un limite che - in caso di necessità - potrebbe essere ulteriormente abbassato se non dovesse rivelarsi adeguato al rispetto delle distanze.
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