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Bolzano, si spoglia nudo al pronto soccorso e molesta infermieri e pazienti

Movimentato episodio al San Maurizio. L'uomo ha anche urinato sul pavimento della sala d'attesa davanti a tutti.  Denunciato per atti osceni un tunisino di 56 anni



BOLZANO. Era in attesa di essere visitato al Pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio, quando, stanco di aspettare il proprio turno, ha iniziato ad agitarsi e a provocare il personale sanitario  e gli altri pazientiin attesa. Poi, in preda ai fumi dell’alcol, si è alzato dalla barella, si è spogliato completamente e ha cominciato ad assumere atteggiamenti esibizionisti, arrivando perfino ad urinare sul pavimento della sala d'attesa davanti a tutti, donne e bambini compresi.

Protagonista del movimentato episodio, un uomo di 56 anni, senza fissa dimora e di origine tunisina. L’altra notte era stato era stato trasportato al Pronto doccorso poco dopo la mezzanotte a causa del suo preoccupante stato di alterazione alcolica.

L’uomo è stato bloccato dal personale addetto alla sicurezza, e quindi consegnato agli agenti delle “Volanti”, nel frattempo giunti al Pronto soccorso per far fronte alla situazione che si era venuta a creare. Dopo aver accertato quanto accaduto ed aver raccolto le testimonianze dei presenti, i poliziotti lo hanno accompagnato in questura, dove è stato denunciato per il reato di atti osceni in luogo pubblico.

Il questore Paolo Sartori, inoltre, ha emesso nei confronti dell’uomo un decreto di espulsione, con contestuale ordine di allontanamento dal territorio nazionale. “La presenza della Polizia di Stato all’interno delle maggiori strutture Ospedaliere del Paese rappresenta una delle priorità nelle attività di prevenzione e di accertamento dei reati che la nostra Istituzione pone sistematicamente in essere, in stretta sinergia con le Autorità sanitarie – ha evidenziato il Questore Sartori -. Nel caso di specie questa stretta collaborazione ha consentito agli Agenti di Polizia di intervenire tempestivamente per evitare che un evento che ha avuto quale protagonista un paziente in forte stato di agitazione potesse ulteriormente degenerare, generando non poche criticità alle normali attività del Pronto Soccorso ed apprensione negli altri pazienti”.













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