Crimine

Furti in casa, il Trentino Alto Adige è la regione "più sicura del Nord Italia", ma preoccupa l’aumento dei casi

I risultati dell'Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, con l’Indice di Sicurezza Domestica: inferiore di 6,1 punti sulla media nazionale



TRENTO. Con 2.045 furti denunciati nel 2023 e un tasso di 18,9 furti ogni 10.000 abitanti (6,1 punti sotto la media nazionale), il Trentino-Alto Adige si conferma la regione più sicura del Nord Italia, nonostante un incremento del 15,9% rispetto al 2022, superiore alla media nazionale del 10,4%.

L'Indice di Sicurezza Domestica conferma l'eccellenza del territorio che, con un punteggio di 109,8/100 (nettamente superiore alla media italiana di 100), si posiziona al terzo posto nella classifica nazionale, riflettendo l'elevata qualità delle infrastrutture e delle misure di protezione adottate.

È quanto emerge dalla terza edizione dell'Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell'Interno, secondo cui il furto in casa è il reato che suscita maggiore preoccupazione tra gli italiani: il 48% della popolazione lo considera la principale fonte di inquietudine.

Nel 2023 nella regione sono stati registrati 2.045 furti in abitazione, con un tasso di 18,9 ogni 10.000 abitanti, inferiore di 6,1 punti alla media nazionale. Preoccupa però l'incremento del 15,9% rispetto al 2022. L'Indice di Sicurezza Domestica conferma l'eccellenza del territorio con 109,8/100, terzo posto in Italia.

Il furto in casa è il reato che suscita maggiore preoccupazione tra gli italiani. Secondo la terza edizione dell'Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il supporto del Servizio analisi criminale del Ministero dell'Interno, il 48% della popolazione lo mette, infatti, al primo posto tra i reati che teme di subire.

Una preoccupazione diffusa in tutto il Paese, che vede però il Trentino-Alto Adige distinguersi positivamente, la regione conferma il primato di territorio più sicuro del Nord Italia.

Nonostante il quadro complessivo positivo, emerge un dato preoccupante: l'incremento del 15,9% dei furti rispetto al 2022, superiore all’aumento medio a livello nazionale del 10,4%. Un segnale che suggerisce la necessità di rafforzare le misure di protezione delle abitazioni anche in territori tradizionalmente meno esposti al fenomeno.

In linea generale, la terza edizione dell'Osservatorio Censis-Verisure evidenzia una consapevolezza sempre più sviluppata degli italiani riguardo l'importanza della prevenzione. Secondo i dati, l'89,2% degli italiani considera la sicurezza domestica un elemento essenziale per il proprio benessere e il 50,1% prevede di investire di più in sistemi di protezione nei prossimi anni.

Il forte incremento dei furti in tutto il paese sta spingendo sempre più famiglie a dotarsi di soluzioni di sicurezza avanzate. Il 64,7% degli italiani ritiene necessario un sistema d'allarme integrato, in grado di anticipare e neutralizzare i pericoli. Oltre alla protezione contro le intrusioni, si diffonde anche l'esigenza di dispositivi per la sicurezza personale, con il 25,5% che teme incidenti domestici e il 37,7% preoccupato di sentirsi male in casa senza possibilità di ricevere soccorso.

* Questo indice valuta la sicurezza domestica non solo sulla base del numero di furti, ma anche considerando altri fattori che incidono sulla protezione e sul benessere tra le mura di casa: la presenza di persone vulnerabili (anziani soli, disabili), la qualità degli impianti domestici e il livello di sovraffollamento.













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