I sindaci trentini al Tar contro le elezioni comunali a maggio: rispettare la scadenza "naturale"
La denuncia presentata da molti primi cittadini, fra i quali il sindaco di Pergine Oss Emer, di Lavis Brugnara e di San Michele Sandri
TRENTO. Lo avevano detto, lo hanno fatto: hanno presentato al Tar di Trento il ricorso contro la data del 4 maggio prossimo, scelta dalla Regione per le elezioni comunali in 157 centri trentini.
Tra i promotori del ricorso ci sono il sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer, ma hanno aderito, tra gli altri, anche il primo cittadino di Lavis, Andrea Brugnara, quella di San Michele all'Adige, Clelia Sandri, e quella di Drena, Giovanna Chiarani.
Tanti, però, ha più volte sottolineato Oss Emer, i sindaci che sostengono l'iniziativa.
Perché secondo i ricorrenti il decreto di indizione delle elezioni a maggio di quest'anno è illegittimo, dato che nel 2020, a causa della pandemia, il voto è stato rimandato da maggio a settembre e fissando le elezioni a maggio del 2025 si perderebbero diversi mesi di consiliatura, la cui durata è fissata dalla legge in cinque anni. va quindi rispettata, dicono, la piena durata della legislatura per i sindaci in carica.
Una prima risposta sulla richiesta di sospensiva è attesa verso la metà di febbraio.
Sulla vicenda, si era scatenata una vera «battaglia» in consiglio regionale nei mesi scorsi, ma alla fine di numerose audizioni e incontri, la giunta regionale ha tirato dritto,
Ad alimentare le speranze dei ricorrenti, anche una recente circolare esplicativa del Ministero degli Interni, che sembrerebbe richiamare al rispetto della piena scadenza.