La Cantina Moser compie 45 anni: premiata coi "5 Grappoli", è guidata da due cugini
“Da 13 anni noi della seconda generazione - mantenendo la conduzione familiare e lo spirito vignerons - abbiamo costruito una filosofia produttiva legata all'alta qualità. Ora diamo voce a questo percorso di innovazione e ambizione, al contempo, presentando Tracce, nuova etichetta Trentodoc Extra brut e soprattutto la prima Riserva dell'azienda”
TRENTO. Compie 45 anni la cantina Moser ed è stata appena premiata coi "5 Grappoli" dalla Fondazione italiana sommelier. "E' nata nel 1979 - racconta a Roma il direttore Carlo Moser - con papà, il ciclista-campionissimo Francesco Moser, ancora in bici e con Diego, padre di mio cugino Matteo, l'attuale enologo, che hanno avviato una gestione in stile contadino-vignaiolo e fatto importanti investimenti fondiari. Da 13 anni noi della seconda generazione - mantenendo la conduzione familiare e lo spirito vignerons - abbiamo costruito una filosofia produttiva legata all'alta qualità. Ora diamo voce a questo percorso di innovazione e ambizione, al contempo, presentando Tracce, nuova etichetta Trentodoc Extra brut e soprattutto la prima Riserva dell'azienda. Bollicine frutto di un lungo affinamento per dar vita un Blanc de Blancs dall'etichetta fuori dal coro che testimonia, appunto, la traccia del nostro contributo in azienda".
Per produrre Riserva 2011 Tracce, quinta referenza Trentodoc e aspirante al ruolo di punta di diamante della cantina, vengono utilizzate uve di Chardonnay dei filari di Maso Warth, a 350 metri di quota in provincia di Trento, in Valle di Cembra, su terreni situati ad una altitudine compresa tra i 500 e i 650 metri dove allevare la vite è sinonimo di viticoltura eroica tra pendii e filari impervi con pratiche biologiche.
"La nostra prima Riserva ha fatto solo acciaio - precisa l'enologo Matteo Moser - ma in realtà non abbiamo alcuna preclusione. Anche se siamo tendenzialmente “no malo”, quindi non pratichiamo la malolattica, pensiamo che il vino va fatto semplicemente 'buono' e a forte caratterizzazione territoriale. I nostri genitori ci hanno lasciato tanto, terreni vitati in due tra le zone maggiormente vocate del Trentino, Valle di Cembra e le colline sulla Valle dell'Adige, dove nasce la linea Trentodoc Metodo Classico, esclusivamente da uve Chardonnay e Pinot Nero, e la linea dei vini fermi Warth. Ora sta a noi costruire il futuro".
Il resto per i due cugini under 45 è tempo libero da vivere in montagna, nello sport - Carlo ha appena registrato un ottimo tempo alla Maratona di New York - , e insieme agli amici vignaioli, una vera e propria community di giovani e competenti viticoltori con tanta voglia di emergere.