Halloween, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Trento: 32.500 prodotti irregolari
I militari del comando provinciale hanno intercettato merce non corrispondente alla normativa sulla sicurezza. Coinvolti quattro esercizi commerciali che si trovano nel capoluogo, a Pergine, Civezzano, Mezzolombardo e Rovereto
TRENTO. Questa mattina, 6 novembre, la guardia di finanza ha comunicato che nel corso di un’attività straordinaria di controllo economico-finanziario del territorio in occasione della festa di Halloween, i militari del comando provinciale di Trento hanno sequestrato oltre 32.500 prodotti non conformi alla normativa sulla sicurezza.
"Dopo un’attenta analisi di rischio, le fiamme gialle del gruppo Trento hanno effettuato accessi mirati presso 4 esercizi commerciali – rispettivamente siti a Trento, Pergine Valsugana, Civezzano, Mezzolombardo e Rovereto – rilevando che tra gli scaffali erano esposti, per la vendita, non solo i classici prodotti utilizzati per la festività di Halloween (quali trucchi, giocattoli, travestimenti, maschere) ma anche altra merce (quali accessori per la casa) non a norma.
Al termine dei suddetti controlli - prosegue la nota per la stampa - sono state rilevate numerose irregolarità amministrative, quali l’assenza sulla merce del marchio CE (prevista dal D.Lgs 54/2011) o la mancanza di etichette contenenti indicazioni minime previste per garantire agli acquirenti gli standard di sicurezza (disposizioni queste ultime previste dal Codice del consumo (D.Lgs. 6 settembre 2005, nr. 206).
In particolare, i prodotti e le confezioni commercializzati sul territorio nazionale devono riportare, tra le altre cose, chiaramente visibili e leggibili in lingua italiana, i dati del produttore o di un importatore stabilito nell'Unione europea, l’eventuale presenza di materiali o sostanze potenzialmente dannose, le istruzioni, le eventuali precauzioni e la destinazione d'uso e, per i giocattoli, l’età minima o massima dell’utilizzatore.
La merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo ed i responsabili delle attività commerciali coinvolte sono stati segnalati alla Camera di commercio per l’applicazione di sanzioni amministrative, che possono variare da un minimo di 9.192,00 euro fino ad un massimo di 329.876,00 euro.
Gli interventi della guardia di finanza - conclude il comunicato - nel contrasto alla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza contribuiscono a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo nel rispetto di condizioni eque di concorrenza".