Il lago è troppo pieno: a Santa Giustina si apre la paratia di scarico dopo 22 anni
Superata la quota limite di 521 metri, aperte le valvole che insieme alle condotte scaricano nel Noce per un totale di110 metri cubi al secondo
DERMULO. Sono passati più di vent'anni dall'ultima volta in cui era stata attivata: era il 2002. Da mercoledì, la paratia di scarico dell'invaso del bacino di Santa Giustina, sta scaricando 45 metri cubi di acqua al secondo nel canyon che il Noce ha scavato nei secoli e su cui si affacciano i meleti attorno a Dermulo e Tassullo.
Colpa delle intense (e costanti) piogge delle ultime settimane, ma non solo, come spiega l'ingegner Luigi Magnaguagno, responsabile dell'area operativa di Hydro Dolomiti Energia: «Le piogge si sono sommate allo scioglimento nivale delle precipitazioni tardive in quota, dando il là ad un accumulo d'acqua anomalo, nel bacino di Santa Giustina, che non può superare la quota massima di invaso di 521,66 metri, con un limite massimo di 530 metri e l'autorizzazione a raggiungere al massimo 524 metri. Per questo abbiamo deciso di aprire la galleria di scarico, in modo da mantenere il livello di invaso sotto quota 521.
La galleria fa fuoriuscire dal bacino circa 45 metri cubi d'acqua al secondo che si sommano ai circa 60 metri cubi al secondo della derivazione per la produzione di energia elettrica che quando è dunque attiva permette di svuotare il lago a un ritmo di oltre centodieci metri cubi d'acqua al secondo».
«Ovviamente - ha spiegato ancora Magnaguagno - si tratta di operazioni sempre concordate con le autorità di bacino e con tutte le istituzioni coinvolte, anche se il riversamento nel Noce di queste quantità d'acqua non ha effetti importanti sul corso d'acqua».
L'immagine della valvola in azione è dell'Apt della Val di Non, che di concerto con Hde gestisce ogni anno le attività turistico-ricreative sulle sponde del lago noneso.