Fauna

Pronta cattura e radiocollare per M91 in Val delle Seghe dopo Molveno e Bozzana: "Quando un orso vi segue"

«il Pacobace suggerisce la rimozione dell’animale, non la dissuasione: così abbiamo fatto con M90 in febbraio, e ora azioni a Molveno», così la Provincia. L'animale verrà individuato e localizzato, in casi estremi abbattuto

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TRENTO. Per l'orso presente sopra Molveno, in Val delle Seghe, sotto i rifugi Croz dell'Altissim oe Selvata, è pronto il radiocollare. Solo un prologo per eventuale abbattimento, se continuerà con i comportamenti confidenti (aveva seguito un turista per molti minuti).

Dopo i casi di Molveno e Bozzana, accaduti nelle scorse settimane, oggi le precisazioni e le decisioni del Servizio Faunistico su «Orsi ed emergenze: la sicurezza e le azioni previste dal Pacobace».

Scrive la provincia in un comunicato stampa: «La fattispecie “Orso segue intenzionalmente persone” è una delle situazioni più gravi indicate nella scala di problematicità prevista dal Pacobace (Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali) il quale suggerisce in questi casi la rimozione dell’animale (non la dissuasione), a prescindere dai comportamenti più o meno corretti di chi si trova a vivere questi particolari incontri. Lo ricorda il Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento, in merito all’episodio avvenuto a fine aprile lungo la strada forestale della Valle delle Seghe, a monte dell’abitato di Molveno.

L’orso che segue intenzionalmente le persone è considerato problematico e si posiziona al livello 16 su 18 del Pacobace e non può dunque essere sottovalutato. Ne è un esempio il caso dell’esemplare M57 che in più occasioni aveva seguito delle persone e, nell’estate 2020, si è reso infine protagonista dell’aggressione di un giovane ad Andalo.

La Provincia intende garantire la massima sicurezza possibile per quanti frequentano i boschi e le montagne del Trentino, fermo restando l'importanza dell'educazione di cittadini e ospiti in merito ai comportamenti più opportuni da adottare nelle aree frequentate dai grandi carnivori, su cui l’Amministrazione è fortemente impegnata.

Per questo motivo la Provincia è intervenuta con fermezza in Val di Sole, dove lo scorso febbraio M90 è stato rimosso dopo l’ultimo preoccupante episodio che ha visto l’animale seguire da vicino una coppia che stava camminando lungo una strada forestale. Sempre per questo motivo, e in applicazione del citato Pacobace, è stata decisa la cattura ai fini dell’applicazione del radiocollare all’orso M91, autore dell’inseguimento di Molveno.

Si ricorda infine il grande impegno profuso nella progressiva distribuzione dei cassonetti anti orso nei centri abitati, di concerto con le Comunità di Valle e i Comuni dei diversi territori interessati dalla presenza di plantigradi. Eventuali orsi presenti nei centri abitati devono dunque destare la necessaria attenzione e anche su questo la tabella del Pacobace rappresenta un solido riferimento: l’episodio avvenuto lo scorso fine settimana a Bozzana nel comune di Caldes merita dunque tutta la considerazione necessaria. Qualora eventi di questo tipo si dovessero ripetere, il Corpo forestale trentino continuerà ad applicare il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso, adottando tutti i provvedimenti previsti, nessuno escluso.

Va chiarito una volta per tutte che orsi problematici possono e potranno palesarsi anche avendo adottato tutte le misure di prevenzione ed i comportamenti più virtuosi, che sono in grado di ridurre significativamente i rischi legati alla presenza di plantigradi, ma non di eliminarli del tutto.

Prevenzione (sempre) ed eventuale reazione sono dunque strumenti entrambi importanti e complementari, da adottare in ogni situazione avendo ben presente il fine prioritario costituito dalla sicurezza delle persone».













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