Viabilità

Dopo la frana, la statale della Valsugana riaprirà il 4 marzo: verifiche in corso per i tir

Il distacco è avvenuto il 12 gennaio nel comune di Valbrenta, vicino al confine trentino: quasi finita la messa in sicurezza del pendio, ma per alcuni mesi si potrà transitare a doppio senso solo in carreggiata sud. Resta l'incognita delle probabili limitazioni e della deviazione per i mezzi pesanti

LA FRANA Crollato un pezzo di montagna su statale e ferrovia
FOLGARIA. Caduti massi verso il Veneto, chiusa la strada per la Val d’Astico



TRENTO. Conto alla rovescia per la riapertura della statale 47 della Valsugana, dove sono in fase conclusiva i lavori urgenti di messa in sicurezza dopo l'enorme frana caduta venerdì 12 gennaio, nel territorio di Valbrenta (Vicenza), vicino al confine trentino.

Completati disgaggi e posa delle nuove barriere di protezione (quelle vecchie sono state dcistrutte dai massi), è fissata la data di lunedì 4 marzo, per la riapertura almeno parziale. La carreggiata sud, attualmente aperta solo al traffico leggero (di giorno limitato a frontisti e situazioni speciali, di notte a tutti), sarà utilizzata in entrambi i sensi per consentire il passaggio di chi arriva dalla pianura in direzione Trento.

Nel frattempo proseguiranno gli interventi di consolidamento del viadotto danneggiato sulla carreggiata nord, sotto al pendio franato del massiccio del monte Grappa.

Resta da capire se questa apertura contemplerà tutti i mezzi o se, come pare probabile, vi saranno limitazioni riguardanti i più pesanti: sono in corso in proposito valutazioni a cura dell'Anas. Nelle settimane scorse si era ipotizzato, tenendo conto delle condizioni del viadotto, un divieto di transito agli autoveicoli con massa a pieno carico superiore alle 20 tonnellate: in tal caso anche dopo ilo 4 marzo i mezzi interessati sarebbero tenuti a seguire la deviazione verso nord, via Feltre, per poi scendere nuovamente in Valsugana.

Il completamento del lavoro sul viadotto dovrebbe richiedere ancora quasi tre mesi: a quel punto si arriverà alla riapertura completa per tutti.

Per quanto riguarda la ferrovia, a sua volta travolta dai massi un mese e mezzo fa, l'apertura ipotizzata è per il 20 marzo.













Scuola & Ricerca

In primo piano

l'allarme

Trento, il carcere scoppia. Aumentano anche le detenute

La garante provinciale Antonia Menghini: “Raggiunte più volte le 380 presenze”. Preoccupa pure la carenza dell'organico, in particolare di agenti di polizia penitenziaria. Nell'ultimo anno nella casa circondariale di Trento sono diminuiti gli atti di autolesionismo