Salvini rassicura Trento: «Circonvallazione ferroviaria finanziata da ministero e Rfi»
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prende posizione dopo l'uscita del progetto dal Pnrr, e solleva dubbi sulla data del 2026: «Incerto l'esito dell'azione della magistratura». Al centro delle indagini aperte dalla Procura di Trento ci sono le aree inquinate di Trento Nord
ROMA. «Tutte le infrastrutture previste dal Pnrr verranno realizzate. In alcuni casi, è stato deciso di finanziarle con altri strumenti per rispettare i paletti concordati con Bruxelles».
Se il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, avevo chiesto garanzie a Roma sul finanziamento del bypass ferroviario, uscito dal perimetro del Pnrr, da Roma è arrivata la risposta.
Con una nota, il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha chiarito che «sulla circonvallazione di Trento, il finanziamento sarà garantito nel contratto di programma tra Mit e Rfi. Si tratta di una sostituzione di fonti di risorse resa necessaria anche in virtù dell'azione sull'opera da parte della magistratura il cui esito - ancora incerto - potrebbe pregiudicare il completamento dei lavori entro il 2026».
Gli uffici del Mit «sono impegnati per allocare in modo efficiente tutte le risorse assegnate al dicastero nella legge di bilancio 2024 - viene sottolineato - così da destinarle a diverse finalità tra cui la casa. Proprio alla luce di questi interventi, sarà possibile prevedere anche interventi sul comparto idrico per oltre un miliardo, considerata la recente rimodulazione del Pnrr».
Resta da capire dove quei fondi verranno recuperati. Ma a preoccupare, a questo punto, potrebbero essere invece i tempi, visto quel passaggio sull’esito “ancora incerto” dell’azione della magistratura.