No green pass, in 300 davanti al tribunale di Trento tra cui Anderlan, lo Schützen no-vax eletto in Alto Adige
La manifestazione in sostegno di Laura Tondini e Ezio Casagranda. Oggi si tiene la prima udienza per i tre decreti di condanna ricevuti per le manifestazioni dove ai manifestanti non era stato chiesto di indossare le mascherine e rispettare il distanziamento. Traffico in tilt
TRENTO. "Io sono Laura ed Ezio". Recita così il cartellone che circa trecento persone hanno portato questa mattina (25 ottobre) davanti al Tribunale di Trento, dove si è tenuta una manifestazione indetta da Uniamoci Trentino a sostegno della sua presidente, Laura Tondini, e del membro del direttivo di Uniamoci e portavoce del sindacato Cub Ezio Casagranda.
La manifestazione è stata organizzata in occasione della prima udienza per i tre decreti penali di condanna ricevuti da Tondini e Casagranda, che, durante le manifestazioni "no green pass", non avrebbero chiesto ai partecipanti di indossare le mascherine e rispettare il distanziamento.
"Noi non siamo i no vax, siamo per la libertà vaccinale, che è una cosa diversa dall'obbligo vaccinale. Siamo in piazza perché non accettiamo il green pass, non accettiamo patenti per poter girare", ha detto Ezio Casagranda, rappresentante del Cub, che in occasione della manifestazione davanti al Tribunale ha ricordato il giornalista Julian Assange e la lotta per la libertà del popolo palestinese alla quale, ha detto, si ispirano i manifestanti. "Andremo davanti al giudice a dire che ci può condannare ma non ci puoi fermare", ha aggiunto Casagranda, mentre i manifestanti hanno iniziato a intonare lo slogan "La gente come noi non molla mai". "Questo - ha detto Casagranda - è un tentativo di intimidazione a tutti noi, a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di opporsi".
La presenza delle persone alla manifestazione, dice Tondini, rappresenta "un sentimento di comunità, la conferma che abbiamo costruito qualcosa di grande". "La prossima udienza - aggiunge - sarà il 5 dicembre, mentre quella successiva deve ancora essere notificata". Alla manifestazione, accanto a Roberto Cappelletti, candidatosi come capolista di Democrazia sovrana e popolare di Marco Rizzo, era presente anche il politico altoatesino Juergen Wirth Anderlan, che con il suo movimento (Jwa) ha ottenuto un 5,9% alle elezioni provinciali in Alto Adige eleggendo tre consiglieri. "Questa battaglia continua. Sono stati sulla strada negli ultimi tre anni - dice parlando dei manifestanti - e sono venuti anche da me quando io e Thomas (Winnischhofer, ndr) abbiamo avuto questo processo, per cui è logico che io sono qua. La battaglia sulla strada continua".