clima pazzo

È primavera, ma in Trentino non se n’è accorto nessuno: temperature invernali

Minime sotto lo zero ovunque e in Val di Fassa la colonnina di mercurio è scesa sotto i dieci gradi. Sulle Dolomiti venete registrato il -19 a passo Cimabanche



TRENTO. È arrivata la primavera, ma nessuno se ne è accorto. Basta mettere il naso fuori di casa, per quel poco che consentono le restrizioni causa zona rossa, per assaporare la coda dell’inverno che ci sta regalando temperature rigide. Succede in tutto il nord, ed è lo stesso anche in Trentino. Nella giornata odierna, domenica 21 marzo, ufficialmente primo giorno di primavera, le temperature registrate in Trentino sono da brividi, con le minime che non sono mai salite sopra lo zero da nessuna parte e che in val di Fassa sono scese sotto i meno 10 gradi (a Trento città si è arrivati a -2).

Ma non è qui che si è patito il freddo più pungente. Sulle Dolomiti venete, a due passi dal Trentino, le colonnine di mercurio sono scese molto al di sotto dei valori medi del periodo. Passo Cimabanche, a circa 15 km da Cortina, ha registrato una minima di -19 gradi, -18 sono stati toccati anche sulla Piana di Marcesina, sull'altopiano di Asiago, -17 in Val Visdende, ancora nel bellunese. Molto più in alto, ai 3.256 metri della Marmolada, 3.256 metri, le centraline meteo hanno segnato -23. Sono i valori resi noti stamane dall'Arpav, l'agenzia ambientale del Veneto. L'ondata di freddo, avvertita anche in pianura, ha riportato anche i paesi e le cittadine di montagna in pieno inverno: a Cortina la minima è stata di -11, - 13 il valore di Arabba, -11 a Falcade. A Belluno città il termometro ha registrato -5.

A titolo di curiosità, l'Arpav segnala anche il valore più basso in assoluto, -29,6 gradi, riferito alla Dolina di Campoluzzo, una conca sperduta sull'altopiano vicentino, dove un particolare microclima favorisce la 'concentrazione' del freddo.













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