Al lago della Serraia si fa la conta dei rospi
Non chiamatele rane (come abbiamo fatto noi)... Si tratta di rospi comuni, come sanno bene queste tre bambine pinetane, che ne hanno contato un numero da record! Karol Tabarelli de Fatis, assistente tecnico scientifico dell Sezione di Zoologia dei Vertebrati del Muse, ci spiega: “I rospi comuni (Bufo bufo) in queste settimane stanno migrando dai siti di svernamento nel bosco, ai luoghi di riproduzione come laghi o stagni; alcuni sono giunti a destinazione, altri sono letteralmente ancora per strada, dove dovrete prestare attenzione per non investirli. Se volete sapere come aiutarli, visitate il sito: http://savetheprince.net/". I maschi - aggiunge - sono vistosamente più piccoli delle femmine. Come distinguere i rospi dalle rane? "I “rospi” hanno pelle più asciutta e rugosa, frequentano l’acqua solo nel periodo riproduttivo", chiarisce de Fatis. "Le “rane” hanno pelle più liscia e tendenzialmente sono più legate all’acqua". La diffusione in Trentino e le loro caratteristiche sono raccolte in un Atlante del Muse che trovate a questo link. "I cittadini - dice l'esperto - sono invitati ad aiutarci nella creazione dell’aggiornamento dell’atlante. E' tutto spiegato qui".