A Grosseto capolavori del Rinascimento dalla Collezione Luzzetti



(ANSA) - GROSSETO, 18 APR - Si intitola "Capolavori del Rinascimento dalla Collezione Gianfranco Luzzetti", con opere da Botticelli al Vasari, la mostra in programma fino a settembre al Polo culturale Le Clarisse di Grosseto.
    Nata dalla volontà degli eredi di Luzzetti, antiquario scomparso due anni fa, la mostra si inserisce nelle celebrazioni per il Giubileo, si spiega in una nota, e propone cinque capolavori rinascimentali, mai esposti prima insieme al di fuori del palazzo Luzzetti di Firenze. Le opere, attribuite a Pinturicchio, Amico Aspertini, Giorgio Vasari, Sandro Botticelli e Giovanni Bellini, raccontano l'evoluzione artistica e culturale del Rinascimento italiano: dalle raffinatezze fiorentine ed eleganti di Botticelli al classicismo veneziano di Bellini, fino alle sperimentazioni visionarie di Aspertini e alla solennità narrativa di Pinturicchio. In mostra si trova anche un'opera di un giovane Giorgio Vasari, figura centrale nella storiografia artistica italiana, la cui attività pittorica testimonia il passaggio dal Rinascimento "maturo" al Manierismo.
    Due dei dipinti - l'Orazione nell'Orto del Pinturicchio e la Sacra Famiglia con santi di Amico Aspertini - saranno concessi in deposito per cinque anni al Museo Gianfranco Luzzetti, entrando così a far parte in modo stabile del percorso espositivo permanente.
    "Abbiamo fortemente voluto promuovere questa esposizione come un omaggio a Gianfranco Luzzetti - dicono gli eredi - alla sua visione e alla sua instancabile passione per l'arte. Con questa mostra desideriamo non solo onorare le opere, ma soprattutto l'uomo che le ha raccolte, amate e custodite con dedizione.
    Gianfranco credeva profondamente che l'arte dovesse essere condivisa con il territorio a cui era legato".
    Per il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, "questa mostra rappresenta una tappa fondamentale per la nostra città. Non è soltanto un'esposizione d'arte di altissimo livello, ma un messaggio forte e chiaro sull'identità culturale di Grosseto". Un contributo fondamentale è arrivato dalla Fondazione Cr Firenze.
    Il vescovo di Grosseto, Bernardino Giordano, sottolinea che "questa esposizione è un invito alla contemplazione, un'occasione per fermarsi e lasciare che lo sguardo si posi sulla bellezza sacra, che continua a parlare al cuore dell'uomo, risvegliando meraviglia, stupore e speranza". (ANSA).
   









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