Velocità in montagna, che impresa per Stefano Nadalini
Il pilota trentino trionfa nella cronoscalata della Castellana e vince il titolo italiano nel gruppo A
TRENTO. Il pilota trentino Stefano Nadalini è il vincitore del titolo nel gruppo A nel Trofeo Italiano Velocità in Montagna grazie al successo ottenuto alla guida della fida Mitsubishi Lancer Evo 8 nella cronoscalata della Castellana, provincia di Orvieto, valida come finale nazionale alla quale sono convenuti i migliori tre driver di ogni classe delle tre zone in cui era stata divisa la penisola.
Il quarantenne driver trentino, floricoltore di professione, alla finale umbra ci è arrivato al termine di una stagione agonistica abbastanza tribolata complici alcune noie meccaniche che lo hanno frenato non poco nella conquista dell’agognato obiettivo nel quale si assegnava il prestigioso titolo del TIVM.
«Alla Trento-Bondone – spiega Nadalini - la rottura della frizione e il diluvio appena prima della mia partenza hanno compromesso un risultato a cui tenevo molto. Pur doppiamente penalizzato sono riuscito a chiudere sull’ultimo gradino del podio ma quanti rimpianti davanti ai miei tifosi ed amici».
Noie meccaniche anche nel successivo appuntamento nella cronoscalata dell'Alpe del Nevegal dove la Mitsubishi Lancer Evo 8 di Nadalini, che ha esordito in gara nel 2008, resta improvvisamente senza freni. Un problema risolto in extremis dai meccanici del suo team appena prima della partenza ma senza la possibilità di verificare al meglio il funzionamento. Con qualche preoccupazione il driver trentino si butta comunque nella mischia riuscendo a centrare un buon terzo posto di classe, la oltre 3000, portando a casa punti importati nel Gruppo A per la qualificazione alla finale.
Terzo ed ultima gara del mini programma 2021 è l’impegnativa Cividale-Castelmonte dove finalmente senza noie meccaniche Nadalini chiude al secondo posto di classe conquistando la matematica qualificazione alla finale di Orvieto.
Il tracciato della gara umbra attende quindi i finalisti che si dovranno cimentare per due volte su di un percorso di poco superiore ai sei chilometri, con una pendenza media del 4,7%, molto guidato e veloce.
Prove del sabato sotto la pioggia che di certo non aiuta i piloti nel setting della vettura ma la domenica le condizioni meteo e del tracciato migliorano e Nadalini riesce a chiudere la prima salita a soli due decimi di distacco dal rivale Cenedese.
La tensione sale nella seconda e decisiva manche, con tempo asciutto, nella quale ci si gioca il titolo. Nadalini guida pulito e non commette errori. Risultato: miglior tempo di classe in 3’37”65 ed avversario, sempre Cenedese, staccato di 1,4 secondi. Nella sommatoria dei tempi Nadalini precede Cenedese di 1”17 e Cardillo di 20”. È trionfo.