Van der Poel è incontenibile e si incorona re  di cross country 

Le gare élite. Il belga figlio d’arte grazie a un imperioso ultimo giro infligge distacchi abissali a Mathias Flückiger e Nino Schurter. Solo nono a causa di una foratura l’altoatesino Gerhard Kerschbaumer  Tra le donne Ferrand-Prévot vince battendo in volata Jolanda Neff



Val di sole. La Val di Sole ha un nuovo padrone, Mathieu Van der Poel. Dopo un quadriennio di dominio incontrastato nella Bike Land, lo svizzero Nino Schurter ha dovuto abdicare dinanzi al nuovo fenomeno delle due ruote. Campione d’Europa una settimana fa a Brno, Van der Poel ha dominato in grande stile la gara di cross country élite maschile che ha chiuso il lungo weekend di Coppa del Mondo della Val di Sole. La tappa trentina ha fatto registrare complessivamente 25mila ingressi, nuovo record di affluenza.

Fenomeni non solo in mtb

In un ciclismo in continuo mutamento e sempre più improntato verso la polivalenza, la gara solandra non ha fatto altro che confermare la tendenza: ad imporsi nelle due prove élite sono stati Mathieu Van der Poel e Pauline Ferrand-Prevot, due fenomeni che su due ruote sanno solo vincere, indipendentemente dalla disciplina. La francese ha vinto la maglia iridata in tutte le tre discipline, l’olandese promette di raggiungerla quanto prima: il Mondiale ciclocross l’ha già in bacheca, la strada cercherà di mettersela in tasca fra un mese e mezzo nello Yorkshire. La mountain bike, chissà: magari nel 2021, quando il campionato del mondo mtb (downhill, cross Country e four cross) farà ritorno in Val di Sole e in Trentino per la terza volta.

Giovane figlio d’arte

Nonostante la giovane età, il figlio di Adrie Van der Poel, nonché nipote di Raymond Poulidor, ha controllato la situazione da veterano consumato, prima di infliggere distacchi abissali a tutti nell’ultimo giro. Alle sue spalle, Mathias Flückiger (Thömus RN) e Nino Schurter, rispettivamente secondo e terzo, sono rimasti impotenti dinanzi a un’evidente dimostrazione di superiorità, l’ennesima di una stagione da incorniciare e ben lontana dal concludersi.

Quarto posto per il brasiliano Henrique Avancini (Cannondale Factory), una costante presenza nei quartieri alti nelle gare più importanti dell’anno. Quinto il primo degli italiani Luca Braidot (CS Carabinieri), settimo il gemello Daniele Braidot.

Poca fortuna per Gerhard

Sfortunato l’azzurro più atteso, l’altoatesino Gerhard Kerschbaumer (Torpado Ursus), nono classificato nonostante una foratura alla ruota anteriore che l’ha escluso dalla lotta per le posizioni di vertice nel corso del terzo giro.

Buone indicazioni per il CT azzurro Mirko Celestino: l’eccellente prestazione della pattuglia azzurra è infatti completata dal dodicesimo posto di Nadir Colledani (Bianchi Countervail) e dal quattordicesimo di Gioele Bertolini (Santa Cruz FSA).

Schurter ha conservato la leadership in Classifica Generale con 1.390 punti, davanti a Van der Poel (1.274) e Avancini (1.165).

Donne, un arrivo inusuale

Si è decisa allo sprint, invece, la gara élite femminile. Con un duello finale destinato a trovare posto nelle pagine più belle del ciclismo contemporaneo, la Val di Sole si è regalata una delle gare più emozionanti della storia recente della Mountain Bike.

Merito di Pauline Ferrand-Prévot (Canyon Factory) e Jolanda Neff (Trek Factory), due straordinarie interpreti del ciclismo a 360 gradi. Lo sprint conclusivo ha premiato la transalpina, ma la bionda elvetica ha dimostrato di essere la naturale trascinatrice di un movimento in costante crescita, ora nuovamente leader di Coppa del Mondo a due prove dal termine. Terzo posto per la campionessa olimpica Jenny Rissveds, tornata ai livelli che le competono dopo anni difficili e una rinascita nel segno di una nuova mission. Decima la prima delle italiane, l’altoatesina Eva Lechner.

Pronti e via, Ferrand-Prévot ha fatto la voce grossa, distanziando le avversarie. La transalpina sembrava avviata verso la più facile delle vittorie, ma non aveva fatto i conti con la reazione poderosa di Jolanda Neff.

La campionessa europea ha ridotto lo svantaggio col passare delle tornate, fino al definitivo ricongiungimento avvenuto all’ultimo giro. Nelle ultime battute è andato in scena il duello dell’anno in Coppa del Mondo: l’elvetica ha provato più volte a prendere l’iniziativa, ma la transalpina è riuscita a imboccare i tratti in discesa, favorevoli alla Neff, sempre in prima posizione, con l’obiettivo di non far prendere un vantaggio decisivo alla rivale. Nel rettilineo conclusivo, la campionessa francese ha sfruttato il suo spunto veloce, trionfando dinanzi a un pubblico in visibilio.

Jolanda Neff ha conquistato la leadership in classifica generale con 1415 punti. Seconda la campionessa del mondo Kate Courtney (1382), ieri solo quattordicesima.

Under 23 maschile

Sempre ieri sono state disputate anche le gare under 23 di cross country. Il campione europeo di categoria Vlad Dascalu ha conquistato in Val di Sole la quarta affermazione consecutiva in Coppa del Mondo, a una settimana di distanza dal trionfo nella rassegna continentale di Brno. Il rumeno del Team Brujula Bike ha preceduto al termine di un combattuto testa a testa l’elvetico Filippo Colombo, con lo spagnolo Jofre Cullel Estape al terzo posto. Gioele De Cosmo, decimo, è stato il migliore degli italiani.

Under 23 femminile

Nella prova under 23 femminile, invece, si è imposta la 20enne tedesca Ronja Eibl, che si è lasciata alle spalle la britannicaEvie Richards e l’austriaca Laura Stigger. Eibl e Richards hanno distanziato le avversarie sin dal giro di lancio, dimostrando la loro superiorità. Il duo al comando è andato di comune accordo fino all’ultimo giro: a quel punto, Ronja Eibl ha scatenato la bagarre, distanziando definitivamente la britannica. Tre italiane nella top-10, con l’altaotesina Greta Seiwald settima. L.F.













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