Troppe bestemmie: cinque espulsi e sconfitta a tavolino
L’Ozolo Maddalene era rimasto con soli sei giocatori dopo le decisioni dell’arbitro per linguaggio blasfemo
TRENTO. Incredibile ma vero. La partita tra Vermiglio e Ozolo Maddalene, gara di recupero dell'ultima giornata del girone D del torneo di Seconda Categoria, è durata poco meno di 70 minuti. Poi il direttore di gara (il cui nome è sconosciuto: nessuna delle due società ricordava il nome dell'arbitro e sul sito dell'Aia non è presente la designazione della gara in oggetto) ha dovuto sospendere il match. Campo impraticabile? Assolutamente no. Un grave infortunio che impediva ai calciatori di proseguire la partita con la giusta serenità? Nemmeno. Problemi legati alla sicurezza personale con l'arbitro che si sentiva minacciato da giocatori o spettatori (ogni tanto, purtroppo, capita)? Acqua acqua. Il motivo è molto più semplice: l'Ozolo Maddalene, che in quel momento conduceva la gara per 1 a 0, era rimasto con sei giocatori sul terreno di gioco. La rosa corta e gli infortuni non c'entrano proprio nulla in questo caso: la squadra nonesa ha infatti subito cinque espulsioni (più quella del tecnico e del direttore sportivo dalla panchina) nell'arco di trequarti di gara. E tutte (tranne quelle dei due “panchinari”) per la medesima motivazione: linguaggio blasfemo. E' tutto vero: dopo un minuto di gioco il direttore di gara caccia dal campo Simone Martini e al 10' l'Ozolo Maddalene passa in vantaggio con il gol di Nicola Martinelli. Al quarto d'ora viene allontanato per proteste il tecnico Daniele Fellin, mentre al 28' tocca a Mirko Rizzi finire negli spogliatoi per una bestemmia. Al 40' se ne va Urmacher (il direttore sportivo), nella ripresa tocca a Filippo Zanotelli (50'), Cristian Soranzo (58') e Nicola Martinelli, l'autore del gol, allontanato al 69'. A quel punto arriva anche il triplice fischio. «Una cosa mai vista in tanti anni di calcio» tuona mister Fellin.
©RIPRODUZIONE RISERVATA