TRENTO. Sono due i candidati in corsa per la presidenza del Trust Aquila, l'associazione dei tifosi-proprietari bianconeri che domani si riunirà in assemblea. Oltre a Stefano Tomasi, presidente uscente del Trust, ha infatti presentato la propria candidatura anche Mario Liguori, che nel corso del primo anno di vita del Trust è stato uno dei tre membri del consiglio. I quasi 700 soci del Trust, che pochi mesi fa hanno ricevuto dal Consorzio di Aziende proprietarie di Aquila Basket il 40% delle quote del club, saranno così chiamati domani a scegliere tra due candidati conosciutissimi nell’ambiente del Trust e sugli spalti del PalaTrento. Nel suo primo anno di vita il Trust è cresciuto e tra pochi giorni vivrà nell’annuale assemblea un altro momento significativo della propria storia. I soci avranno quindi la responsabilità di scegliere chi guiderà l’Associazione a nuovi importanti passi nei mesi che verranno e, per presentare le loro idee, nella giornata di ieri abbiamo voluto incontrare i due candidati per capire il perché della loro candidatura.
Cos’ha fatto il Trust nel suo primo anno di vita?
Tomasi: Innanzitutto siamo dovuti partire da zero e questa è una cosa che ci rende orgogliosi ma che ha comportato delle difficoltà. Abbiamo preso un embrione e lo abbiamo fatto diventare grande, creando un gruppo in cui si è potuto scambiare le proprie idee e sensibilizzando i tesserati nel capire che l’essere membro del Trust comporta degli oneri e degli onori. Abbiamo organizzato trasferte, cene e aperitivi, ma siamo diventati anche una colonna portante della società.
Liguori: Siamo riusciti a offrire una strada positiva , dove si è iniziato a lavorare e a creare i presupposti per il futuro. Ci sono tante iniziative che son andate bene e che ci hanno permesso di far capire a gran parte dei tifosi cosa sia il Trust. Con le nostre coreografie, i banchetti informativi e l’organizzazione di numerosi momenti d’incontro siamo riusciti ad avvicinare tanta gente al mondo della Dolomiti Energia.
Cosa invece ritenete di non essere riusciti a fare?
Tomasi: Come detto in precedenza l’essere nati da pochi mesi e il costituire una vera e propria novità nel panorama italiano è una cosa che inevitabilmente ha reso difficile il nostro operato. Credo che bisogna fare ancora tanto per far capire ai tesserati quale sia il significato di questa associazione. La componente del tifo al palazzetto è importante, ma c’è anche tanto altro da fare. Bisogna riuscire a fare rete, a sensibilizzare chi non è associato e a essere più vicini alla società.
Liguori: A mio avviso non siamo riusciti a trasmettere al 100% il significato del Trust. Circa 150 tifosi non hanno rinnovato la propria tessera e questo mi fa pensare che non si sia riusciti a coinvolgere al meglio tutte le persone che gravitano nel mondo Aquila Basket. Credo che ci si sia limitati esclusivamente al contesto di Trento, dimenticando che per aiutare la società bisogna essere attivi anche nelle valli.
Cosa farete qualora doveste essere eletti presidenti?
Tomasi: Continueremo a lavorare nella direzione presa in questi mesi. Ho tante persone che mi sostengono, come l’ex consigliere Failoni e Valentina Brusinelli, figlia del compianto Gianni. Il nostro obiettivo sarà quello di allargare la base dal basso, riuscendo a coinvolgere più persone e ad essere più presenti sia nella fase di tifo ma anche in tutte quelle attività di contorno che danno forza e visibilità alla società, al Cast e al Trust stesso.
Liguori: Radicheremo la nostra presenza su tutto il territorio, coinvolgendo diverse realtà sportive e anche le associazioni di No Profit e del volontariato. Proveremo a coinvolgere il maggior numero di persone possibili. Ci vorrà tempo ed esperienza, ma i sento di poter riuscire a rivestire al meglio la figura di presidente e portavoce dell’associazione dei tifosi.