sport

Stefano Dalvai, da Borgo Valsugana ai Mondiali dei trapiantati in Australia

Al via un crowdfunding per le spese e sostenere la Fondazione Città della Speranza


Claudio Libera


TRENTO. Nel 2014 ha affrontato un trapianto di midollo osseo. Ma la malattia non lo ha fermato e da allora il trentino Stefano Dalvai, nato nel 1988 a Borgo Valsugana, ha intrapreso un percorso sportivo che lo ha portato alla rinascita attraverso la corsa e il trail running.

Nello sport, Stefano ha trovato la strada per trasmettere un messaggio di speranza e coraggio. Nella corsa, in paticolare, Stefano ha visto anche l’opportunità di sensibilizzare la comunità sul valore della donazione di organi e tessuti. Nelle sue gare ed in molti dei suoi allenamenti indossa una maglia con un hashtag che è diventato il suo motto, ma anche un incoraggiamento per molte persone che come lui hanno attraversato o stanno attraversando momenti difficili: #nonsimollaunchezz. Per nessun motivo lasciarsi andare, ma continuare a lottare, nella malattia come verso il traguardo di una competizione sportiva.

Recentemente Stefano è entrato in contatto con Aned - Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto - per partecipare dal 15 al 21 aprile p.v. ai XXIII World Transplant Games di Perth, in Australia, campionati mondiali aperti ai recettori di trapianto d’organo e trapianti di cellule emopoietiche da altri individui o specie che richiedono o hanno richiesto l’uso di terapie farmacologiche immunosoppressive, nello specifico: cuore, polmone, fegato, rene, pancreas, cellule staminali e midollo osseo.

Per volare in Australia Stefano ha bisogno di tutto il sostegno della comunità trentina: sia per coprire le spese di viaggio ed alloggio (a carico di ciascun partecipante) sia per fare in modo che questa opportunità sia occasione di visibilità non solo per il singolo individuo e atleta, ma anche per tutti e tutte coloro la cui vita dipende dalla disponibilità di organi e tessuti compatibili.

“Credo fortemente nella potenzialità e nella sensibilità della nostra comunità, per questo ho voluto condividere questo progetto che, se avrà il successo che spero, andrà anche a sostenere le attività di ricerca e cura della Fondazione Città della Speranza, che supporta i bambini malati oncologici e le loro famiglie”.

Per sostenere Stefano e la sua campagna di crowdfunding con un piccolo contributo (è possibile donare dai 5 ai 50 euro) è stata attivata la raccolta fondi dal basso al link: https://www.eppela.com/andareinfondo.













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