Sinner, cuore e talento! Batte Cilic, poi però la Croazia vince il doppio
L’altoatesino recupera una partita complicata contro il croato e vince al fotofinish. Nel match precedente Sonego aveva perso a sorpresa contro Gojo. Nel doppio Sinner e Fognini perdono contro Mektic e Pavic
TORINO. Jannik Sinner non si ferma più e al termine di un match durissimo sconfigge anche Marin Cilic e porta l’Italia al pareggio contro la Croazia nei quarti di finale di Coppa Davis per 3-6 7-6 6-3.
Non è stato un match semplice, con un Cilic (ex vincitore degli Us Open, ricordiamolo) in gran spolvero e perfetto fino a metà del secondo set, quando un Sinner tutto cuore è riuscito ad uscire da una situazione complicata fino al tie-break decisivo.
Poi un terzo set perfetto e Sinner vince nel tripudio del pubblico di Torino che pensava ormai dover archiviare una giornata nera per il tennis azzurro.
I quarti di finale sono cominciati nel peggiore dei modi, nonostante le sensazioni fossero positive. Il n.27 al mondo Lorenzo Sonego è caduto contro il n.279 Gojo. «Ho avuto troppi passaggi a vuoto, non ho trovato la continuità e ci sono stati tanti sali e scendi» la spiegazione del torinese sul flop personale.
Tutti si aspettavano una passeggiata, anche l'avvio di partita è stato in discesa: 4-1 al primo set con palla break su servizio del croato, il Pala Alpitour sembrava una bolgia. Poi il clamoroso crollo fino al tie-break chiuso sul 6-7 per Gojo, un vero e proprio schiaffo per Sonego.
La reazione dell'azzurro è veemente, fa suo il secondo set per 6-2, infine il nuovo tonfo per 2-6 e la corsa alle semifinali che è diventata incredibilmente in salita. «Dovevo portare a casa il primo set, invece ho perso e ha indirizzato tutta la partita - analizza Sonego in conferenza stampa - perché al terzo sono ho avuto un calo di concentrazione e di energie: il suo servizio mi dava fastidio, io tendevo ad esagerare e non avevo la tranquillità giusta per palleggiare senza commettere errori».
Questa volta, la tensione gli ha giocato un brutto scherzo: «Un po' l'ho sentita, ma è stata una grande emozione giocare in casa e davanti a così tanti amici, familiari e conoscenti - aggiunge il torinese - e mi hanno caricato tanto: spero di avere altre occasioni per giocare in Italia e a Torino, nel complesso sono state tre partite positive che mi hanno insegnato tanto e ho lasciato l'anima in campo».
Così è Jannik Sinner a cercare di recuperare lo svantaggio, ma anche la partita dell'altoatesino comincia male. A lui riescono pochi colpi, al croato Marin Cilic entra praticamente tutto: il primo set sembra rappresentare la resa azzurra, il 3-6 con cui l'azzurro chiude il primo parziale lascia pochi margini di speranza.
Poi, nel secondo set, Sinner comincia a far vedere le sue qualità, reagendo sul piano tecnico e su quello mentale. Perde subito il servizio, ma riesce a rimontare e ad andare al tie-break. Spinto dal pubblico del Pala Alpitour, trionfa 7-6 e poi il 6-3 decisivo.
Uno a uno tra Italia e Croazia, poi il doppio decisivo.
Sinner scende in campo con Fognini, ma i croati Mektic e Pavic sono più forti e vincono 6-3 6-4.