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Moser e Chechi, prove di Giro d'Italia in Paganella

Il sopralluogo sul percorso della tappa trentina del campionissimo di Palù di Giovo con il Signore degli Anelli



ANDALO. Il Signore degli Anelli sfida lo Sceriffo! Non è la trama di un film fantascientifico, è la video ricognizione dell'oro Olimpico Jury Chechi in compagnia del campionissimo Francesco Moser sulle strade dell'Altopiano della Paganella, sede della 15esima e 16esima tappa del Giro d'Italia! Scoprila con loro!

Il primo Giro d’Italia partì il 13 maggio 1909 alle 2.53 del mattino dal rondò di Loreto, a Milano. Allora le tappe furono 8, per un totale di 2.448 chilometri. Esattamente 107 anni dopo, nel 2016, il Giro d’Italia è alla sua 99esima edizione. Il prologo parte venerdì 6 maggio dalla cittadina olandese di Apeldoorn e raggiunge dopo 21 faticose tappe la città di Torino.  La carovana, dopo aver superato il “tappone dolomitico” transita per la 16esima e la 17esima tappa dall’Altopiano della Paganella. Il 24 maggio durante la fase finale della tappa di 133 km che parte da Bressanone e si conclude ad Andalo. Il 25 maggio, ai piedi del maestoso Brenta, la festa rosa continua per la 17esima tappa, con partenza da Molveno e chiusura a Cassano d’Adda, dopo 196 chilometri.

La Paganella ha l’onore di ospitare il Giro d’Italia per la seconda volta. Già nel 1973 la località situata ai piedi delle Dolomiti del Brenta è stata “investita” dal ciclone rosa e all’epoca la tappa Andalo - Auronzo di Cadore fu la penultima di un giro “cannibalizzato” da Eddy Merckx. Quarantatré anni dopo l’Altopiano della Paganella torna protagonista con la 16esima e la 17esima tappa del 99esimo Giro d’Italia. La prima tappa del 24 maggio, la Bressanone-Andalo, è una tappa di media montagna, molto impegnativa. Dopo la scalata del Passo della Mendola a 1363 metri attraversa la Val di Non toccando Fondo, Brez, Cles fino ai piedi della salita finale di Fai della Paganella (952m) che con una breve risalita da Cavedago conduce all’arrivo. La seconda tappa del 25 maggio che interesserà l’altopiano della Paganella è la 17esima, la Molveno-Cassano d’Adda, una tappa tranquilla per ruote veloci. Sempre prevalentemente in discesa con solo alcune brevi asperità come Bondo e Passo Sant’Eusebio per attraversare la bassa Bresciana e Bergamasca fino alla volata finale di Cassano d’Adda.

Francesco   Moser, vincitore   del   Giro   d’Italia   1984, ha un personale ricordo legato al Giro d’Italia del 1973, l’ultimo che è transitato sull’Altopiano della Paganella: «Quella tappa la ricordo bene. Fu l’anno del mio debutto al Giro d’Italia ed ero reduce dalla vittoria della tappa Bolsena-Firenze qualche  giorno prima – ricorda Moser. «Essendo la prima tappa che facevo in terra trentina ci tenevo a fare bella figura, ma sapevo che il “tappone” di 200 chilometri da Andalo ad Auronzo di Cadore era il più duro di tutto il giro. Tagliai il traguardo in seconda posizione dietro José Manuel Fuente. E’ stata una bella soddisfazione». Lo “Sceriffo” Moser in merito alla tappa Bressanone-Andalo, mette in guardia i corridori del prossimo 99esima giro: «Questa non sarà una tappa dura come quella del 1973, ma la salita per Fai della Paganella non è da sottovalutare e vincerà il più bravo a gestire la fatica della salita».

Andrà come andrà, ma il 24 maggio 2016 sarà una giornata di festa per la Paganella, già impegnatissima nel lavoro organizzativo al fine di garantire una giornata indimenticabile ai residenti e agli ospiti, che sicuramente accorreranno in gran numero. La Paganella si conferma una meta turistica ad alto potenziale sportivo e il Giro d’Italia sarà l’ennesima conferma di un territorio votato allo sport e ai suoi valori.

 













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