BASKET SERIE A

L'Aquila a Roma per dimenticare Venezia

I trentini scendono nella capitale con a disposizione Pascolo, Mitchell e Owens e con l'Acea cercano il riscatto dopo la dura sconfitta casalinga


Sergio Zanella


TRENTO. Pascolo ci sarà, Mitchell pure e con ogni probabilità anche Josh Owens non farà mancare il proprio contributo. Con i tre tenori a sua completa disposizione Buscaglia è partito ieri in treno alla volta di Roma con uno stato d’animo sicuramente più sollevato; già, perché della dipendenza della squadra di Via Fogazzaro dai suoi tre giocatori più talentuosi se ne sono praticamente accorti tutti e, anche se sarà ovviamente impossibile avere tutto il trio al 100%, proprio da loro si dovrà far ripartire la marcia bruscamente fermatasi nel Boxing Day contro la Reyer Venezia. Fatta questa dovuta introduzione è però importante dire che anche l’Acea Roma arriva all’appuntamento di questa sera al PalaTiziano in maniera tutt’altro che ottimale.

La squadra di coach Luca Dalmonte ha infatti vissuto probabilmente le 72 ore più travagliate della sua storia recente; la durissima lezione di basket subita lunedì sera al cospetto dell’Enel Brindisi pare infatti aver lasciato il segno e, a detta dello stesso allenatore, ogni singolo membro del team capitolino è ormai finito sul banco degli imputati. A parlare chiaro son i dati; la prestazione fornita al PalaPentassuglia è una delle peggiori della storia recente del massimo campionato italiano. Il misero 19 di valutazione complessiva messo insieme da tutti i nove effettivi scesi sul parquet nei 40 minuti di gioco in Puglia è infatti il quarto peggior dato fatto registrare in Serie A dalla lontana stagione 1987/88 e nemmeno guardando alle altre voci statistiche, come ad esempio alle percentuali di tiro dal campo (25% contro Brindisi), il clima plumbeo che aleggia su Roma si rischiara più di tanto. Se sembrano quindi sempre in diminuzione le note positive che accompagnano il team laziale alla sfida di questa sera (permane solamente il primo posto nell’intero campionato alla voce tiri liberi), i pericoli per la Dolomiti Energia di certo non mancheranno comunque.

Come già detto da Buscaglia nella conferenza stampa di presentazione, l’Acea Roma ha nel suo roster una serie di giocatori molto esperti in grado di accendersi in un solo istante grazie alla loro classe tanto cristallina quanto discontinua. Lasciando per un attimo da parte i vari Gibson (14 punti di media) e Jones, il vero pericolo pubblico numero uno sarà ovviamente quel Brandon Triche di cui a Trento nessuno si è dimenticato. Quei 43 punti in gara 3 della serie finale contro Capo d’Orlando sono l’ultimo squillo di tromba di questo giocatore che da potenziale MVP del campionato di Serie A si è trasformato nella delusione più cocente.

Ormai, fatta forse eccezione per il suo allenatore, sembra infatti che nella capitale tutti abbiano ormai scaricato l’ex ragazzo prodigio di Syracuse e, per parola dello stesso GM Alberani, il giocatore ex Trento, come per altro i compagni Ejim e Morgan, sembra prossimo al capolinea della sua avventura romana. La partita di questa sera per l’Acea ha quindi il retrogusto dell’ultima occasione buona per invertire la pessima rotta intrapresa (7 sconfitte nelle ultime 9 uscite); c’è quindi da giurare che i ragazzi di Dalmonte scenderanno sul parquet del PalaTiziano con il classico coltello tra i denti. Trento è quindi avvisata; Roma questa sera venderà carissima la pelle. Palla a due alle 21.













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