In Coppa del mondo una falsa partenza per le azzurre
Bassino e Brignone fuori, Goggia solo sedicesima. Vince Mikaela Shiffrin davanti a Gut e Vhlova
SOELDEN. L'anno scorso un trionfo con Marta Bassino prima e Federica Brignone seconda nel gigante di esordio a Soelden. Quest'anno un tonfo con Bassino fuori già nella prima manche e Brignone fuori nella seconda con un bella botta ad un braccio sbattendo contro un palo.
Nella classifica di questa falsa partenza c'è dunque per l'Italia unicamente Sofia Goggia, ma solo 16/a. Il tutto in una giornata perfetta - con sole e bella neve sopra i duemila metri del ghiacciaio tirolese del Rettebach - che ha regalato l'ennesimo trionfo alla campionessa statunitense Mikaela Shiffrin che ha vinto in 2.07.22.
Per lei, a 26 anni, è il successo n. 70 in carriera a cui si aggiungono sei titoli mondiali, due ori olimpici e tre grandi coppe del mondo già vinte. Shiffrin ha sciato con sicurezza e calma assolute: il fresco amore con il campione norvegese Aleksander Kilde le sta facendo bene dopo il doloroso periodo seguito all'improvvisa scomparsa del padre.
Seconda la svizzera Lara Gut-Behrami in 2.07.36 e terza la slovacca Petra Vhlova in 2.08.52. Il tutto con un podio destinato probabilmente ad indicare l'andamento di questa stagione olimpica di Pechino 2022 sperando che anche le azzurre ritrovino presto smalto ed energia. Non c'è' da dubitarne: Sofia, Marta e Federica hanno talento e carattere in grado da far smaltire rapidamente questa falsa partenza.
Che per l'Italia potesse essere una giornata storta lo si è temuto ben presto, con Marta Bassino, detentrice della coppa di gigante e dominatrice della passata stagione, finita subito fuori.
«Sono partita cercando di tirare forte - ha raccontato la piemontese - ma sul muto ho avuto problemi ed allora ho cercato di recuperare spingendo ancor più forte. Ma sono finita a lunga ed ho dovuto saltare una porta. Ho sbagliato, ma punto e a capo. Si va avanti».
Brignone invece ha chiuso solo 15/a al prima manche ed è uscita nella seconda. «Non posso pretendere di fare un buon risultato senza osare. Invece nella prima manche sono scesa con il freno tirato: non ho osato». Nella seconda manche Federica ha così osato di più ma è andata a sbattere dolorosamente contro un palo e per lei gara finita («ho dolore, ma credo sia solo la botta», le parole dell'azzurra prima dei controlli medici).
E' rimasta così solo Sofia Goggia, la meno attesa delle tre gigantiste , che dopo la prima manche era 22/a: «La mia prima manche è stata troppo sotto tono e non sono riuscita ad ingranare sul muro». Meglio la seconda che le ha consentito di recuperare sei posizioni e chiudendo 16/a in 2.09.85.
Domani a Soelden va in scena il gigante uomini. Tra loro il giovane slalomista gardenese Alex Vinatzer, all'esordio in questa disciplina. Assente invece il veterano Manfred Moelgg che, alla soglia dei 40 anni, ha problemi muscolari da tenere sotto controllo.
Il trentino Luca De Aliprandini - argento mondiale a sorpresa a Cortina - resta così la punta azzurra. Dovrà vedresela con gli austriaci, i soliti norvegesi e soprattutto con il francese Alexis Pinturault, detentore della coppa del mondo.