Il Lagaria riparte dai giovani e dalle ragazze
ROVERETO. Tre anni per tornare nei campionati di Serie C. Il Lagaria si presenta ai nastri di partenza della stagione senza la prima squadra, ma con un progetto per ricostruirla nel giro di poche...
ROVERETO. Tre anni per tornare nei campionati di Serie C. Il Lagaria si presenta ai nastri di partenza della stagione senza la prima squadra, ma con un progetto per ricostruirla nel giro di poche stagioni. Elaborato lo shock iniziale, il direttivo del club roveretano ha fatto quadrato e ha presentato un piano di rilancio che possa riportare i neroverdi a disputare il campionato senior con giocatori tutti formati al proprio interno.
Venerdì sera si è svolta la festa d’inizio anno per tutto il settore giovanile e di base, il direttore tecnico Amedeo Aprea spiega le prossime mosse: «Dopo il “lutto” della chiusura della prima squadra nello scorso febbraio – spiega Aprea – perché per noi tutti è stato un lutto, era necessario ripartire. Dalle macerie della prima squadra e dell’Under 18 è nata la consapevolezza nel gruppo dirigente che il progetto cominciato sei anni fa andava rivisto, cominciando a lavorare per il futuro: questa stagione ci concentreremo sugli Under 14 e Under16, il prossimo anno ricostruiremo l’Under 18. Al momento non abbiamo i numeri per disputare un campionato ma dalla prossima stagione arriveranno dall’Under 16 molti giocatori che ci permetteranno di scendere in campo senza affanni. Nel frattempo collaboreremo col Trento per proporre una squadra giovanile a testa: una Under 16 e una Under 18 con giocatori di entrambe le squadre. Nel giro di 3 anni questi ragazzi comporranno l’ossatura della prima squadra, composta da almeno 25 elementi tutti in possesso di una solida esperienza rugbistica alle spalle targata Lagaria».
Il Lagaria esce da due stagioni complicate, non solo per le difficoltà legata alla formazione senior, ma anche per il rifacimento del campo che ha costretto giocatori e staff a un lungo peregrinare per gli impianti cittadini: “Questi due anni sono difficili – prosegue Aprea – non solo la prima squadra si è allenata e ha giocato in Val di Mon, ma le giovanili erano sparse nei campi roveretani e accogliere i bambini più piccoli in un campo che di fatto era un cantiere con gli spogliatoi costituiti da due container ci ha creato altri problemi di continuità di crescita. Ciò nonostante abbiamo superato quota 100 atleti ed è un numero importante, contando che ci mancano le prime due squadre. Di più: quest’anno dall’Under 6 all’Under 16 abbiamo due tecnici per ogni squadra e questo è motivo di ottimismo per il futuro. Dobbiamo ringraziare i genitori che ci danno una grossa mano sotto molti aspetti e uno di loro prenderà in gestione la club house che rimarrà aperta dalle 18.30 22.30 tutti i giorni, cosa mancata negli anni scorsi. Entro il mese di ottobre dovremmo ricevere gli arredi per il magazzino e gli spogliatoi, significa che torneremo sul nostro campo e cominceremo tutti i campionati in questione».
Ultima novità la ripartenza del settore femminile con un gruppo di giovanissime: «Il gruppo di ragazze che ha giocato in serie A col Verona – conclude Aprea – si è ridotto e Asmira, che ha deciso di non proseguire con l’attività, allenerà un gruppo di ragazze Under 16».(pa.t.)