Doppio lutto

Claudio e Gigi: quando se ne vanno i migliori

Ferretti e Simoni: confronti improponibili tra il loro garbo e quello che vediamo e sentiamo oggi 



Se ne vanno sempre i migliori” è una frase abusata. Specie di questi tempi, con il Coronavirus che non guarda in faccia a nessuno, portandosi via migliori e peggiori, buoni e cattivi, più vecchi che giovani, tutti uguali di fronte alla morte. La tentazione di dire che se ne vanno sempre i migliori, però, è forte quando in poche ore vengono a mancare Claudio Ferretti e Gigi Simoni.

Quella di Ferretti è una delle voci che ci hanno accompagnato per decenni con Tutto il calcio minuto per minuto, prima che il suo volto diventasse uno di quelli di cui fidarsi in televisione, al Tg3 di Sandro Curzi. Non serve dilungarsi su cosa sono diventate radio e tv – per fortuna con splendide eccezioni, specie in Rai – per capire quanto siano improponibili i confronti con quelle di Ferretti.

Lo stesso discorso vale per l’allenatore gentiluomo Gigi Simoni, che perse le staffe una volta sola, quando Ceccarini negò alla sua Inter il rigore per il placcaggio di Iuliano su Ronaldo e uno scudetto sacrosanto. Nelle ore della morte di Simoni era in corso la celebrazione del decennale del triplete di Mourinho: grande condottiero, niente da dire, ma senza lo scherzetto di Ceccarini anche Gigi avrebbe messo a segno una bella doppietta scudetto-Coppa Uefa. Rimanendo ai confronti, quello tra il garbato Simoni e i suoi spesso sgarbati colleghi dei giorni nostri è comunque impari: l’allenatore dei campioni d’Italia diede del frocio al suo dirimpettaio!

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