PyeongChang 2018

Big air, non si qualificano Maffei e Khadarin

Dopo l'argento di Cecilia Maffei, poca fortuna per Alberto e il campigliano acquisito Vlad



PYEONGCHANG (COREA DEL SUD). Dopo la splendida medagloia d'argento conquistata martedì con la staffetta dello short track da Cecilia Maffei, l’avventura olimpica degli atleti di Madonna di Campiglio, di Pinzolo e della Val Rendena è continuata nella notte.

Dall’1.30 ora italiana Alberto Maffei di Madonna di Campiglio e Vladislav Khadarin, siberiano d’origine e campigliano d’adozione che gareggia con gli atleti russi olimpici, hanno cercato la qualificazione nello snowboard specialità big air. Ventitré anni “Alby”, venti “Vlad”, i due giovanissimi acrobati della tavola si sono presentati alla rampa di partenza carichi di energia.

Unico Azzurro “funambolo”, tra sci e snowboard, del team Italia, Maffei ha lottato per l’accesso alla finale, ma al suo esordio olimpico, al pari del big air (per la prima volta disciplina ufficiale ai Giochi), non è riuscito ad entrare tra i dodici finalisti che sabato prossimo si contenderanno il podio olimpico. Il miglior punteggio in assoluto è stato ottenuto dal neozelandese Carlos Garcia Knight (97.50) mentre Alberto, nella prima prova, si è fermato al 12esimo posto con il punteggio di 77.50 risultando 24esimo assoluto nella graduatoria generale. Vlad Khadarin ha invece guadagnato qualche posizione arrivando al 20esimo posto della classifica finale con 83.75 punti. Alberto Maffei ha presentato un Backside 1440 Triple Cork, lo stesso salto proposto nella prova di Coppa del Mondo a Milano nel mese di novembre. Nella tappa milanese, con un salto “da urlo” che gli è valso il settimo posto e l’ingresso nell’Olimpo dei 40 migliori atleti di big air al mondo, il campigliano si è conquistato l’accesso ai Giochi olimpici confermato nelle gare successive di Coppa del Mondo. Arrivato a PyeongChang con i postumi di un infortunio alla clavicola, sta facendo scuola e passo dopo passo, con salti ed evoluzioni da brivido, puntando verso obiettivi conquistati – come la straordinaria partecipazioni alle Olimpiadi – e da conquistare. Il futuro è tutto da scrivere. E questo vale anche per Vlad Khadarin.













Scuola & Ricerca

In primo piano