Ciclismo

Aru rinuncia a Tour of the Alps e Giro d’Italia

Doppio forfait per il sardo, che era il campione più atteso alla nuova corsa a tappe dell’Euregio



TRENTO. A meno di una settimana dal via, il Tour of the Alps (17-21 aprile) perde uno dei protagonisti più attesi. Non sarà infatti al via della corsa a tappe nata dalle ceneri del Giro del Trentino il capitano dell’Astana Fabio Aru: il sardo, costretto a 10 giorni di stop a causa dello schiacciamento della cartilagine del ginocchio sinistro rimediata con una caduta in allenamento, salterà anche la 101esima edizione del Giro d’Italia, che partirà proprio dalla “sua” isola il 5 maggio. La decisione di rinunciare alla corsa rosa – che perde così uno dei principali protagonisti – è arrivata poco fa, dopo un colloquio con il general manager dell’Astana, Alexandre Vinokourov. È stato lo stesso team a ufficializzarla. «Mi dispiace tanto, sono davvero deluso per quanto accaduto. Sognavo la partenza del Giro d’Italia dalla mia Sardegna e mi stavo preparando da mesi per quest’appuntamento. Purtroppo, si è verificato un incidente e i medici non mi permettono di essere al via in condizioni sufficienti. Anche se con grande rammarico, sono costretto a rinunciare alla partecipazione alla corsa rosa».

Un forfait doloroso anche per gli organizzatori del Tour of the Alps, che scatterà il 17 aprile con la Kufstein-Innsbruck e avrebbe dovuto vivere sulla sfida tra lo stesso Aru, il Team Sky di Mikel Landa e Geraint Thomas, il francese Thibaut Pinot e l’australiano Rohan Dennis.

Proprio lunedì a Trento sono state presentate le tappe regionali del primo Tour of the Alps: dopo le prime due non difficilissime tappe austriache (Kufstein-Innsbruck e Innsbruck-Innevillgraten), con l’emozionante attraversamento del Ponte Europa, che comporterà la chiusura di mezz’ora dell’Autostrada del Brennero, mercoledì 19 la corsa darà spettacolo in Alto Adige con la frazione che da Villabassa approderà a Funes, una tappa brevissima ma che promette scintille. Quindi, dopo la passerella nel salotto di Piazza Walther a Bolzano, la gara entrerà in territorio trentino per due giornate da cardiopalma. Prima la tappa della Val di Non, nel segno della tradizione di quello che fu il Trofeo Melinda. Poi l’atto conclusivo da Smarano a Trento, con il Monte Bondone giudice sovrano. Un gran finale che certamente non lascerà delusi i tanti appassionati.













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