Aprono le iscrizioni alla Ledro Skyrace 2017, è subito caccia ai 400 pettorali
Gli organizzatori hanno riservato i numeri 1 ai vincitori dell'anno scorso: Andrea Debiasi e Simonetta Menestrina
VALLE DI LEDRO. Il 2017 è appena iniziato ma è già tempo di pensare e di contare i giorni che separano dalla Ledro SkyRace in programma l'11 giugno prossimo sul tracciato che nell'edizione 2016 ha riscosso il pieno di consensi e di apprezzamenti con la peculiarità del Senter dele Greste, sospeso tra Ledro e Alto Garda, in Trentino e quest’anno è entrata a far parte del Circuito La Sportiva Mountain Running Cup 2017.
Alle 12 di domani, venerdì 13 gennaio. si aprirà la corsa ai 400 pettorali di partenza della seconda edizione della Ledro SkyRace che nella costanza organizzativa della SSD Tremalzo ha raccolto l'eredità del Trofeo Valle di Ledro che per un triennio ha aperto la strada al nuovo format di gara. Correre sulle montagne che sormontano l’affascinante lago di Ledro, amato per le sue acque dalle sfumature di colore esotiche. Correre, come è successo lo scorso anno, tra le nuvole delle Alpi Ledrensi divenute patrimonio Unesco per la loro particolare Biosfera caratterizzata da un clima che, nel giro di pochi chilometri, si trasforma da mediterraneo ad alpino.
E proprio per dare un senso di continuità con l'eccellente edizione passata, il Comitato Organizzatore ha voluto riservare i due pettorali numero 1 ai vincitori del 2016, vale a dire i trentini Andrea Debiasi e Simonetta Menestrina, primi a presentarsi sul traguardo di Mezzolago, diciannove chilometri e 1610 metri di dislivello dopo il via il tutto in un ambiente di grande valore naturalistico tanto da meritare l'inserimento nel progetto Tutela della Biosfera di Unesco. Gli ottimi riscontri ottenuti nel giugno 2016 hanno portato la Ledro Skyrace ad entrare nel circuito La Sportiva Mountain Running Cup che raccoglie alcune delle più prestigiose SkyRace del panorama nazionale e di cui l'appuntamento ledrense rappresenterà il secondo atto stagionale.
"Con l'apertura delle iscrizioni si apre di fatto la lunga rincorsa alla Ledro SkyRace - commenta Paolo Ferrari, presidente dell'SSD Tremalzo - ma va detto che la macchina organizzativa non si ferma mai, già all'indomani dell'edizione 2016 si è iniziato a pensare alla stagione successiva con il grande entusiasmo indotto dall'eccellente riuscita della manifestazione, per cui ringraziamo la Pro Loco di Mezzolago ed il Consorzio per il Turismo della Valle di Ledro per la preziosa collaborazione e naturalmente uno per uno tutti i 200 e più volontari".
Saranno inizialmente 400 i pettorali a disposizione degli specialisti della SkyRace, con i primi cento a prezzo di lancio per far entrare subito nel vivo la corsa all'iscrizione, una corsa che dodici mesi fa si completò nel giro di pochissimi giorni anche grazie al ricco e curato pacco gara che nell'edizione 2017 proporrà tra l'altro un paio di pantaloni tecnici Crazy Idea. Percorso mozzafiato, organizzazione puntuale, ambiente purissimo e scorci incredibili: sono solo alcuni dei motivi per cui gli amanti delle SkyRace saranno prontissimi alle 12 di venerdì 13 gennaio per mettere le mani sul pettorale di partenza della Ledro SkyRace.
Un tracciato per chi ama le emozioni forti Si parte dal parco feste dell’abitato di Mezzolago (675 m) e lungo la passeggiata che costeggia il lago di Ledro, si raggiunge il centro storico di Pieve di Ledro (668 m). Quindi si imbocca il sentiero SAT 454, che sale verso malga Saval (1692 m), passando per la Sella della Cocca (1360 m), dove è posizionato il primo ristoro. Giunti a malga Saval (1692 m) si procede in direzione del monte Carèt (1793 m), per ridiscendere poi verso Bocca Saval (1740 m). A questo punto inizia la salita verso cima Parì (1988 m), sulla cui sommità sono posizionati: il secondo ristoro, il cancello orario fissato a 3,00 ore di gara ed il traguardo volante intitolato alla memoria di Damiano Gnuffi, appassionato podista ledrense e cofondatore della SSD Tremalzo.
Doppiata la cima, si imbocca il "Senter dele Greste". Lungo il crinale, sempre in quota, attraverso trincee e camminamenti della Grande Guerra, si conquista cima Sclapa (1887 m). Una ripida discesa porta a bocca Dromaè (1675 m). Il tratto di gara che collega cima Parì e bocca Dromaè è il più tecnico e richiede la massima attenzione da parte di tutti i concorrenti. I concorrenti risalgono, a questo punto, la dorsale di Cima d’Oro fino alla panoramica vetta (1802 m). In discesa, con magnifiche viste sui laghi di Ledro e Garda, si raggiunge la croce di Cima d’Oro (1703 m). Le trincee guidano fino alla sommità delle coste di Salò, dove in località Belvedere (1400 m) è posizionato il terzo ristoro. Seguendo il sentiero botanico si giunge alle porte di Mezzolago (675 m). Il rush finale di 300 m su asfalto porta gli atleti all’arrivo.