A un passo dal cielo: Buscaglia studia la mossa-Legadue

Basket: Bitumcalor sul 2-0, domani a Chieti gara-3 può valere la promozione nella seconda serie nazionale


di Daniele Peretti


TRENTO. La Bitumcalor batte per la seconda volta Chieti, facendo un ulteriore passo verso quelle tre vittorie indispensabili per la promozione in LegaDue e lo fa con una dedica speciale. Il pensiero è per Gianni Brusinelli, presidente onorario dell'Aquila Basket, che per motivi di salute non ha potuto partecipare al momento più bello della recente storia della sua società. Ma all'indomani il pensiero è per il “presidente da sempre” che non ha potuto vedere l'ideale abbraccio col quale più di cinquemila tifosi hanno voluto idealmente stringere la Bitumcalor, dalla prima partita playoff con Napoli.

«Mi piace sottolineare – afferma il dg Salvatore Trainotti – come non siano stati semplici spettatori, ma tifosi veri che non hanno mai smesso di sostenere la squadra. Un calore inusuale per le nostre gradinate, ma che ha finito per fare la differenza in particolar modo martedì sera. Sinceramente ho visto pochissima gente, assistere passivamente alle tre partite: alla fine il tifo ha coinvolto tutti».

Come mai tra gara-1 e gara-2 c'è stata una differenza così netta?

«Domenica abbiamo sicuramente giocato sopra le righe, mentre martedì è stata una normale partita playoff. Non dimentichiamoci che in gioco c'è la promozione in LegaDue che vuol dire passare al professionismo ed logico che tutti diano il massimo».

Diversa l’intepretazione di coach Buscaglia. «Partendo dal presupposto che i valori in campo non erano certo quelli visti domenica, siamo scesi in campo in gara-2 consapevoli che sarebbe stata una partita diversa. Diversa, anche perché non volevamo scoprirci tatticamente. Le frecce bisogna lanciarle poche alle volta e così abbiamo preferito giocare in maniera molto simile, rispetto a gara-1».

Questo vuol dire che a Chieti c'è da attendersi una Bitumcalor del tutto diversa?

«Esatto. Fuori casa sarà una tattica del tutto diversa. Chiaramente non dico di più».

Avete sofferto un Rossi inaspettatamente in salute che ha messo in difficoltà Pazzi.

«Secondo me Rossi avrebbe potuto giocare anche domenica, come lo ha fatto martedì. Non sarà stato al top della condizione, però un pizzico di pretattica c'è stato. Da parte nostra, in queste due partite casalinghe abbiamo preferito marcare gli esterni, Rajola in particolar modo, piuttosto che i lunghi. Tant'è che Rajola ha segnato solo due punti. Un rischio calcolato».

In gara-2 non siete riusciti a chiudere la partita.

«La differenza – prosegue Buscaglia – è che non abbiamo avuto la stessa facilità di tiro. Sotto questo aspetto mi è piaciuta molto la tenuta mentale della squadra che è stata brava a cambiare il gioco andando ad attaccare il canestro. In questo modo il punteggio corre, però, molto più lento. Da sottolineare anche la caparbietà difensiva che è stata caratteristica di qualsiasi quintetto in campo».

Negri grande protagonista fino a Napoli, ma in ombra con Chieti.

«Lo vedo in progresso , si sta adattando al meglio alla difesa abruzzese. Lo aspetto ai suoi migliori livelli a Chieti. Non sarà stato al massimo, ma nel momento decisivo di gara-2, ha avuto la freddezza di cercare per due volte l'1 contro 1 con fallo, andare in lunetta e realizzare un 4 su 4».

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