atletica leggera

A Roma Floriani va a caccia di un posto per gli Europei

Il finanziere trentino torna sulla scena internazionale quasi un anno dopo gli sfortunati 3000 siepi alle Olimpiadi


di Marco Marangoni


TRENTO. Dall'Engenhão di Rio de Janeiro, all'Olimpico di Roma. Dalle Olimpiadi al Golden Gala. Dagli sfortunati 3000 siepi olimpici dove non è andato oltre alla batteria alla ricerca del tempo limite per poter prendere parte ai Mondiali di Londra. Ebbene, trascorsi 296 giorni da quella cocente mattinata in Brasile, Yuri Floriani questa sera (ore 20,15) ritorna sulla scena internazionale, sperando in un temperatura un po' più clemente, sulla sua gara, i 3000 siepi, la gara dei keniani, la specialità dell' atletica leggera che unisce corsa, barriere e riviere.

L'ora "x" per il siepista trentino che vive in Sicilia in quella Altofonte tanto cara all'atletica italiana degli anni '90 per aver dato i natali a Salvatore Antibo, un grande del mezzofondo prolungato mondiale. Yuri - papà di Noemi (7 anni) e Kevin (2) e sposato con Angela Rinicella, mezzofondista con una decina di presenze in maglia azzurra - a 35 anni è ancora ai nastri di partenza sognando la seconda partecipazioneiridata dopo quella di Mosca 2013. Questa sera al Foro Italico su una pista a lui tanto cara (il 31 maggio del 2012 corse in 8'22"62, suo primato personale) il finanziere allenato da Gianni Benedetti ha una missione ben precisa, correre in 8'28", il tempo richiesto per essere un protagonista dei Mondiali di Londra.

Le gazzelle keniane, compagine d'avventura di Floriani (unico regionale in gara al Golden Gala) nell'unica tappa italiana della Iaaf Diamond League, sono tante e forti con Ezekiel Kemboi il fuoriclasse.«Fisicamente sto bene e anche la condizione è buona. Devo gareggiare sulle siepi perché è la prima gara dopola delusione di Rio ma anche dopo un problema articolare alla caviglia sinistra. Dopo le Olimpiadi ho fatto qualche gara su strada e qualche cross. A Castiglione della Pescaia nel rientro sulla scena nazionale che mi è servita per riprendere fiducia ho corsoin 8'34».

Che obiettivo si pone in quello che è il quinto Golden Gala?

«Sicuramente fare una bella gara. Diciamo che c'è in palio un posto per il Campionato europeo per Nazioni di finemese. Noi italiani siamo in tre (Ala Zoghlami e Abdoullah Bamoussa, recentemente 8'30"93, ndr). Diciamo che è un trials. Personalmente mi interessa fare un buon tempo. Sono superstizioso e per questo non voglio fare pronostici. Non ricerco l'Europeo, se andasse un giovane sarei felice così farebbe esperienza,io punto aiMondiali».

Come riesce a conciliare sport e famiglia?

«Sicuramente non è facile.Ci sono momenti che pe runa questione di vita mi sento vecchio, ci sono i figli ed altre priorità, il tempo non è più quello che avevo a 20 anni, ma dentro non mi sento affatto vecchio. Ci penserei dieci volte se dovessi restare per un lungo periodo lontano dalla famiglia. Mi alleno molto bene, alterno tra il lago di Piana e lo stadio delle Palme a Palermo».













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