Schillaci, da clima a Covid serve un approccio 'One Health' "La salute umana e quella ambientale sono inscindibili"



ROMA - "I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità, l'antibiotico-resistenza e l'inquinamento atmosferico, che rappresenta il principale fattore di rischio ambientale per la salute, confermano l'urgenza di guardare al domani con una visione One Health, implementando un approccio integrato, inclusivo e multidisciplinare per tutelare la salute degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo all'evento Le due culture dell'Istituto Biogem. "Credo siamo tutti concordi - ha aggiunto - nel ritenere che il concetto di salute planetaria sia un principio inderogabile da seguire: è solo in quest'ottica che è possibile affrontare le principali sfide sanitarie e ambientali del presente e del futuro. Tale approccio è valorizzato nella Missione Salute del Pnrr, motore per la programmazione delle riforme e degli investimenti che il Ministero della Salute prevede di attuare entro il 2026, nonché all'interno del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. La pandemia Covid-19, infatti, ha evidenziato il legame indissolubile e di interdipendenza tra uomo, animali e ambiente e ha reso tutti noi consapevoli che potrebbero presentarsi nuove emergenze per la diffusione di altri microorganismi patogeni a causa di modifiche degli ecosistemi. Abbiamo imparato che la salvaguardia della salute e la protezione ambientale costituiscono un binomio inscindibile. Per questo siamo impegnati a promuovere la salute attraverso stili di vita corretti e sani e un modello di sviluppo sociale ed economico basato sull'uso sostenibile delle risorse ambientali, presupposto del processo di transizione ecologica che ognuno di noi deve impegnarsi a favorire", ha concluso il ministro.









Scuola & Ricerca

territorio

“NonAdventures”: una valle raccontata dai ragazzi. Emozioni e sfide nella finalissima di Cles

Oltre 400 alunni coinvolti, con 80 finalisti che si sono sfidati tra quiz e prove di abilità, dimostrando passione e conoscenza del territorio. A vincere il trofeo, ideato dall’artista Andrea Borga, l’Istituto di Taio-Coredo. Un’iniziativa corale che ha unito istituzioni, scuole e operatori turistici, coordinata da Luca Paternoster e promossa dalla Comunità della Val di Non, ApT e Piani Giovani



In primo piano

i racconti

Montagna maestra di vita: i percorsi interiori di Compagnoni e Rébuffat

Due grandi personaggi, Deborah Compagnoni e Gaston Rébuffat, raccontano la montagna come luogo di formazione, sfida e riflessione. La prima attraverso i ricordi dell’infanzia e la carriera di campionessa, il secondo lungo le pareti delle Alpi e nei pensieri di un’esistenza in cordata. Due visioni diverse e complementari di una montagna che forgia, educa e accompagna per tutta la vita


di Daniele Peretti