Covid, snobbate le idee per aiutare famiglie e aziende
Mezzolombardo. Un lungo intervento per far capire all’opinione pubblica la loro ampia disponibilità alla collaborazione e la netta chiusura da parte della maggioranza alle proposte avanzate. Lo hanno...
Mezzolombardo. Un lungo intervento per far capire all’opinione pubblica la loro ampia disponibilità alla collaborazione e la netta chiusura da parte della maggioranza alle proposte avanzate. Lo hanno diffuso ieri i consiglieri comunali di minoranza dei gruppi Futuro Insieme e Crescere Insieme: Danilo Dalla Brida, Danilo Devigili, Marco Weber e Carlotta Zenari. Eccolo.
«Hanno detto no. E ne siamo dispiaciuti. Il sindaco Christian Girardi e la sua maggioranza hanno detto no alle nostre proposte relative alla situazione di grave difficoltà economica di aziende e famiglie conseguente alla pandemia Covid 19 e ai relativi decreti restrittivi che hanno messo in ginocchio tante aziende e famiglie. Proposte concrete che con un po' di buona volontà potevano essere prese in considerazione perché sicuramente utili, ci permettiamo di dire necessarie. Monitorare attentamente la situazione con dati oggettivi arrivando a stabilire chi ha effettivamente bisogno di aiuto, evitando i contributi a pioggia. Utilizzare metodi di analisi concreti e nello stesso tempo innovativi. Costituire un comitato di controllo e di valutazione delle singole situazioni di necessità, per aiutare il sindaco e la sua compagine governativa nelle scelte operative. Comitato composto anche e soprattutto da realtà locali che “vivono il territorio” quali a puro titolo di esempio i frati francescani, la canonica, il Tavolo di Solidarietà, le Acli, eccetera. Infine, ultima proposta ma non per importanza, utilizzare parte delle risorse finanziarie del Comune per costituire un “fondo di garanzia” per permettere anche a chi altrimenti non potrebbe, perché appunto mancante di sufficienti garanzie, di accedere ai prestiti bancari. Prestiti ovviamente a tassi agevolati e vincolati a reali necessità derivanti dalle difficoltà strettamente conseguenti al Covid 19.
Ci hanno detto che apprezzano il nostro lavoro ma il loro modo di lavorare è diverso; che i criteri di impatto e monitoraggio da noi proposti non sono attuabili, quantomeno non a Mezzolombardo. Ci hanno detto che le decisioni le devono prendere Sindaco e Giunta senza avvalersi di comitati vari. Ci hanno detto che il fondo di garanzia comunale è una strada assolutamente impraticabile. Insomma: ci hanno detto che siamo stati bravi per l'impegno che ci abbiamo messo, ma che nulla di quello da noi proposto è interessante. Perché loro ragionano diversamente e politicamente sono un'altra cosa.
Noi siamo convinti che i criteri di impatto e monitoraggio da noi proposti sono assolutamente attuabili, nonché criteri decisamente in uso nell'economia moderna anche in realtà simili alla nostra borgata. Anche noi siamo convinti che l'ultima parola nelle decisioni spetta al Sindaco, ma siamo altrettanto convinti che il parere di chi vive il territorio e lo conosce a fondo può anzi deve essere ascoltato, prima che chi ha l'ultima parola prenda la decisione finale. E se il sindaco lo fa già, allora capiamo ancora meno perché la nostra proposta è stata bocciata.
Per quanto riguarda il “fondo di garanzia”, anch'esso bocciato, ricordiamo ancora una volta al Sindaco e alla sua maggioranza che non solo è attuabile anche a Mezzolombardo ma anche che ci sono amministrazioni grandi e piccole, anche in Trentino, che lo hanno in bilancio. Ma di questo parleremo presto ancora».