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In 12 istituti comprensivi un progetto di Fbk per avvicinare studenti e studentesse alle materie scientifiche

Il percorso innovativo si basa su kit interattivi contenenti sensori avanzati. C’è anche il coaching per contrastare gli stereotipi e rafforzare l'autostima



SAN MICHELE ALL’ADIGE. Ha preso il via all’inizio di quest’anno “Sparkle” (STEM Practical Activities to Raise Knowledge Learning and Exploration), un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale con un contributo di 767 mila euro e coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (in sigla STEM).

Elementi centrali del percorso innovativo dedicato agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di primo grado saranno la scoperta e l'esplorazione del metodo scientifico attraverso attività didattiche laboratoriali basate sull'utilizzo di kit interattivi contenenti sensori avanzati. Il progetto affronterà anche gli aspetti etici della scienza, il tema dell'IA generativa e le questioni di genere nelle STEM, con attività di coaching per contrastare gli stereotipi e rafforzare l'autostima.

SPARKLE coinvolge diversi Centri FBK, oltre a tre partner esterni e alle Scuole Secondarie di primo grado di 12 Istituti comprensivi (10 in Trentino e 2 in Veneto). In particolare, FBK-IRVAPP si occuperà del coordinamento, del monitoraggio e della valutazione del progetto, FBK-Sensors & Devices collaborerà nella definizione dei contenuti scientifici e nella creazione dei kit didattici basati su sensori innovativi; il Centro per le Scienze Religiose e il Centro Augmented Intelligence di FBK si dedicheranno alla formazione sui temi legati all'intelligenza artificiale e all'uso consapevole ed etico di queste tecnologie. Infine, l’Unità FBK Scholars and PhD Program si occuperà dei rapporti con le scuole.

Per quanto riguarda gli altri partner del progetto, Level Up si occuperà delle attività laboratoriali basate sui kit interattivi con sensori avanzati, l’Università di Trento contribuirà alla definizione del modello pedagogico per promuovere un apprendimento attivo, il lavoro di gruppo e una didattica attenta agli aspetti dell’inclusione; l’Università di Verona svolgerà attività di coaching per incoraggiare l'interesse verso le materie STEM, correggere il pregiudizio di genere nelle STEM e favorire un rafforzamento dell’autostima.

La formazione dei docenti e i kit in dotazione permanente alle scuole consentiranno la continuità del progetto anche oltre il termine dello stesso. Il coinvolgimento attivo della comunità scientifica in tutte le fasi creerà un ponte tra scuola e ricerca, offrendo un'esperienza formativa motivante e promuovendo un approccio consapevole nella scelta di percorsi STEM.

Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC ed è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo seleziona e sostiene progetti di formazione e inclusione digitale per diversi target della popolazione come NEET, donne, disoccupati e inoccupati, lavoratori a rischio disoccupazione causa dell’automazione, dipendenti, collaboratori e volontari degli enti dell’economia sociale e studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’obiettivo è valutare l’impatto dei progetti formativi sostenuti e replicare su scala più vasta quelli ritenuti più efficaci in modo tale da offrire le migliori pratiche al Governo affinché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. Per maggiori informazioni fondorepubblicadigitale.it.

Per maggiori informazioni: segreteria.irvapp@fbk.eu

(foto Fbk)













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