Londra frena sull'accordo con l'Ue sulla mobilità dei giovani



LONDRA - Frenata del governo laburista britannico diKeir Starmersulle anticipazioni diffusesi ieri stando alle quali Londra starebbe aprendo uno spiraglio alla proposta avanzata da Bruxelles su un accordo con l'Ue in grado di garantire visti facilitati e una mobilità post Brexit più libera fra le due sponde della Manica ai giovani sotto i 30 anni. Un'ipotesi inizialmente rigettata e ora non più esclusa, secondo quanto riportato ieri dalla Bbc e oggi da Times e Financial Times, malgrado le smentite del ministro Nick Thomas-Symonds, braccio destro di Starmer incaricato del dossier delle relazioni con l'Ue.

Stando a queste indiscrezioni, una qualche intesa sulla questione - auspicata anche da una sessantina di deputati del Labour dissidenti - sarebbe in effetti ora all'esame, in vista del primo vertice ufficiale Ue-Gb del 19 maggio: vertice destinato nelle attese a sancire un rilancio della partnership con Bruxelles all'insegna di quel"reset"evocato da mesi da Starmer, seppure senza rimettere in discussione la Brexit.

Interpellata nell'odierno briefing di giornata, una portavoce di Downing Street si è rifiutata in ogni caso di confermare alcunché al riguardo. Mentre il ministro dell'Ambiente, Steve Reed, ha detto che "non si tratta di altro se non di voci", ribadendo che il governo laburista (moderato) di Starmer resta impegnato nella linea dura sull'immigrazionee sulla stretta ai confini; non senza rimarcare ancora una volta che "non vi sarà un ritorno alla libertà di movimento" con l'Europa continentale.









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