Trenta caprioli salvati prima dello sfalcio dei prati in val d'Isarco
Si erano nascosti nell’erba rischiando di essere trafitti dalle macchine agricole. Guardacaccia e vigili del fuoco li hanno individuati grazie a un drone e li hanno portati al sicuro
ALTA VAL ISARCO. Sono almeno una trentina, in Alta Val Isarco, i cerbiatti messi in salvo da una morte certa e terribile prima della falciatura dei prati. Sono stati messi in salvo dagli operatori della Comunità comprensoriale e dai guardacaccia anche grazie all’ausilio di un nuovo drone.
La Riserva di caccia di Vipiteno e i vigili del fuoco di Tunes, con l’aiuto di alcuni sponsor, hanno infatti acquistato un drone di nuova generazione, utilizzato prima del taglio del fieno da parte dei contadini per individuare eventuali piccoli di capriolo nascosti nell’erba alta. “I cerbiatti tendono a nascondersi nell’erba alta diventando di fatto invisibili all’occhio umano – raccontano i pompieri di Tunes - Quando le madri si allontanano per andare alla ricerca di cibo, i cuccioli sono indifesi e soprattutto smarriti al passaggio delle falciatrici. Nei verdi prati dell’Alta Val Isarco, quando gli agricoltori azionano i trattori con i macchinari per lo sfalcio, spesso capita così che questi animali vengano accidentalmente feriti o, nella peggiore delle ipotesi, uccisi”.
Da qui la decisione di sfruttare la tecnologia per salvare questi ungulati: con un drone termico, infatti, i piccoli animali vengono individuati nei prati prima che gli agricoltori partano con l’operazione del taglio dell’erba e, dopo averli segnalati, vengono raccolti e vengono messi in sicurezza. La Riserva di caccia di Vipiteno e i vigili del fuoco di Tunes svolgono questa attività di monitoraggio per verificare la presenza dei cerbiatti nell’erba alta prima dell’alba e al termine, prelevati i cerbiatti, avvisano gli agricoltori che possono così iniziare lo sfalcio. Come detto, da inizio stagione sono stati salvati circa trenta cerbiatti, che, alla conclusione del taglio dell’erba nei prati, vengono subito rimessi in libertà.