la misura

"Spray anti-orso anche per polizia locale e protezione civile di Trentino e Alto Adige"

Lo prevede l’emendamento della deputata e relatrice del Ddl montagna Vanessa Cattoi: la proposta approvata in commissione bilancio. A breve il via libera



ROMA. Estensione dell'utilizzo dello spray anti-orso anche ai corpi di polizia locale e alle strutture operative territoriali di protezione civile delle province autonome di Trento e Bolzano e della regione autonoma Friuli Venezia Giulia. È quanto prevede l’emendamento della deputata e relatrice del Ddl montagna Vanessa Cattoi approvato in commissione bilancio.

L’intervento, che modifica l’articolo 17-bis del suddetto decreto-legge 44/2023, consente anche a loro di dotarsi di strumenti di autodifesa in presenza di rischio legato alla fauna selvatica, operando nel rispetto delle condizioni già previste dalla normativa vigente e dai relativi atti e regolamenti attuativi.

Grazie a questa modifica normativa, anche la polizia locale e la protezione civile potranno quindi disporre di un ulteriore strumento di difesa non letale, migliorando la sicurezza del personale impegnato in zone montane e boschive, dove la presenza di orsi e altri animali potenzialmente pericolosi è più elevata.

“Si tratta di un provvedimento di buon senso che mira a tutelare chi lavora quotidianamente per la sicurezza dei cittadini nelle aree montane – ha dichiarato l’onorevole Vanessa Cattoi – l'estensione dell’utilizzo dello spray anti-orso rappresenta un passo avanti nella prevenzione di situazioni di pericolo”.

La normativa prevede specifiche restrizioni per il personale autorizzato: non potranno essere dotati di spray anti-orso soggetti che si trovino nelle condizioni ostative previste dagli articoli 11 e 43 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (R.D. 18 giugno 1931, n. 773) o che non abbiano presentato il certificato medico richiesto dall’articolo 38, comma 4, dello stesso testo unico.

“Ringrazio il ministro Roberto Calderoli che è sempre stato presente e ha sostenuto le nostre rivendicazioni – ha concluso Cattoi - con questa modifica, la tutela degli operatori impegnati nelle attività di sicurezza e soccorso in aree montane viene rafforzata, garantendo al contempo un approccio equilibrato alla gestione della convivenza con la fauna selvatica”.













Scuola & Ricerca

In primo piano