Ricerca di persone sotto macerie e frana: esercitazione internazionale cinofila organizzata dalla Finanza a Passo Rolle
Hanno partecipato 60 unità cinofile, appartenenti a 13 organizzazioni di soccorso, di 6 paesi europei: Norvegia, Croazia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria ed Italia
PASSO ROLLE. Dal 12 al 16 settembre la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo ha svolto presso la sede di Passo Rolle una esercitazione internazionale finalizzata alla ricerca di persone in macerie e frane, sotto l’egida dell’I.C.A.R. (Commissione Internazionale per il Soccorso Alpino), un organismo internazionale avente la finalità di favorire lo scambio di esperienze operative nel settore del soccorso in montagna, nel quale la Guardia di Finanza è entrata a far parte come membro nel 2010.
Alla manifestazione, che ha avuto la sua base logistico-operativa presso la Caserma Colbricon-Cimon, sede dei corsi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.), hanno preso parte circa 60 unità cinofile, appartenenti a 13 organizzazioni di soccorso, di 6 paesi europei (Norvegia, Croazia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria ed Italia).
Tra gli italiani, oltre ai militari del S.A.G.F., vi sono appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato, al C.N.S.A.S. e a diverse organizzazioni di volontariato legate alla Protezione Civile.
L’esercitazione si è svolta su tre campi diversi, due per la ricerca in macerie, il primo dei quali presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno (che ai sensi del D.Lgs. n. 1 del 2018 sono responsabili per la direzione delle operazioni nelle emergenze di protezione civile), e l’altro dell’associazione cinofila “La Marca” di Caerano San Marco (TV), ed una frana simulata in località Passo Rolle, quest’ultima da raggiungere in elicottero grazie al supporto della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano.
Per quest’ultimo scenario, in particolare, sono state impegnate anche le unità cinofile del S.A.G.F. e delle altre Amministrazioni/Organizzazioni, che hanno preso parte alle operazioni di soccorso congiunte in occasione dell’evento calamitoso accorso recentemente sulla Marmolada e che ha visto un eccezionale impegno di cani e conduttori per il ritrovamento di persone in vita e purtroppo di molti reperti tecnici ed organici. L’esercitazione ha previsto, per ogni campo di lavoro, la simulazione di uno scenario emergenziale di ricerca di persone sepolte sotto i detriti, nel quale sono stati fatti confluire ed agire i diversi organismi che, pur operando in differenti contesti territoriali, hanno quale comune profilo d’impiego il soccorso in eventi calamitosi, con l’ausilio delle unità cinofile da ricerca in macerie.
Le attività addestrative sono state coordinate dagli istruttori cinofili del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Passo Rolle e delle varie Stazioni presenti sul territorio nazionale (di cui uno anche dalla Sicilia per portare l’esperienza nel soccorso in vulcano) e hanno prove di ricerca con due diversi livelli di difficoltà: - ricerca di una persona sepolta in frana, - ricerca di una persona sepolta in macerie, - ricerca di una persona sepolta con l’aggiunta di contaminazioni riconducibili a crolli (rumori, fumo e polveri).
All’evento ha presenziato il Vice Presidente della Commissione Cinofili dell’I.C.A.R. (organizzazione mondiale del soccorso alpino) Knut Skar, nonché il Presidente Nazionale dell’U.C.I.S. (Associazione delle Unità cinofile italiane da soccorso) Bruno Piccinelli.
I cani sono stati costantemente monitorati dalla presenza di un medico veterinario della Guardia di Finanza, Comandante del Corso di Allevamento ed Addestramento Cinofilo di Castiglione del Lago (PG). L’evento affonda le sue radici nella ormai più che cinquantennale attività di soccorso svolta fin dal 1965, anno di istituzione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, dai militari del Corpo in forza alle Stazioni di Soccorso dislocate, oltre che sull’intero arco alpino, anche in Calabria, Sicilia e Sardegna.
Il S.A.G.F. assume oggi, anche grazie al supporto dei mezzi aerei del Corpo e delle tecnologie in dotazione, il ruolo di “polizia di montagna”, impegnata non solo nelle attività di ricerca e soccorso in zone impervie, ma anche nel concorso alle operazioni di protezione civile, come dimostrato in tutti gli eventi calamitosi accaduti nel nostro Paese e all’estero, dal terremoto di L’Aquila, passando per le emergenze di Rigopiano, Amatrice, il terremoto in Albania del 2019, fino al ponte Morandi di Genova ed al recente disastro in Marmolada.
Ormai da tempo il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza costituisce, soprattutto nel comparto cinofilo, un punto di riferimento a livello internazionale, come dimostrato dai numerosi scambi di esperienze con gli omologhi organismi stranieri, tra i quali si ricorda l’imponente esercitazione in valanga, organizzata dalla Scuola Alpina, e svoltasi a Passo Rolle nell’aprile 2018, che ha visto impegnate circa 50 unità cinofile appartenenti a 20 organizzazioni di soccorso alpino provenienti da 15 diversi paesi europei,
riscuotendo il plauso della Commissione Internazionale per il Soccorso Alpino.