stagione bianca

Gli impiantisti: «Chi vuole fermare lo sci rischia un danno enorme»

Assemblea degli esercenti funiviari a Bolzano. La presidente di Anef, Ghezzi: «Gli altri attori del sistema montagna si mettano in gioco con noi»



BOLZANO. "Creare valore per noi, per il nostro territorio, per l'ambiente, per le nostre comunità, per le persone e per le aziende. Nella consapevolezza che la montagna va tutelata e ha bisogno dell'uomo. Chi vorrebbe fermare lo sci rischia di causare un danno enorme; non possiamo lasciare che questo accada perché quando ci renderemo conto del danno sarà troppo tardi." Lo ha detto Valeria Ghezzi, presidente di Anef - Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che rappresenta circa il 90% delle aziende funiviarie - nel corso dell'Assemblea generale che si è tenuta oggi a Bolzano, in presenta dalla ministra Daniela Santanchè.

L'appuntamento è stato caratterizzato da un invito al dialogo con tutti gli stakeholder, con la volontà di confrontarsi, senza paura, su tutti i temi anche i più critici, partendo però dai fatti e dai numeri. Per questo Anef ha commissionato all'organizzazione indipendente PwC Italia una ricerca, ampiamente illustrata in Assemblea, su "L'impatto socio-economico degli impianti di risalita a livello locale".

"Ribadiamo il nostro ruolo come motore dell'economia di montagna - ha sottolineato Ghezzi - e come presidio per la tutela delle 'Terre alte'. E desideriamo stimolare tutti gli altri attori del sistema montagna a mettersi in gioco con noi".













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