A Lazise

Lago di Garda, scoppia il caso delle antiche mura espropriate

Sono in un’area degradata ma sotto vincolo monumentale. E nel mirino finisce la cifra che il Comune dovrà sborsare: 900 mila euro


di Daniele Peretti


LAZISE. Lo strano caso delle mura di Lazise al centro di un esproprio che fa discutere. Provenendo dal Trentino, si tratta della prima parte della cinta muraria in parte coperta di una fitta vegetazione cresciuta in modo incontrollato su un'area degradata ed abbandonata da anni che si trova in prossimità all'ingresso a Lazise.

C’è. e non sono in pochi, chi si chiede se sborsare 900 mila euro per circa 2 mila metri quadrati tutti da riqualificare, non siano troppi. Non solo, ma la presenza delle mura pone un vincolo monumentale che di fatto blocca qualsiasi progetto edilizio.

Ed allora perché l’amministrazione comunale pur potendo contare su un bilancio alquanto ricco ha deliberato quest’operazione?

«Si tratta di un'operazione condotta sotto traccia», dicono dal gruppo consiliare de “I Volontari Lazise per tutti” per la quale «oltre ai 900 mila euro si devono aggiungere altri 6 mila per la perizia di stima e la parcella dell'avvocato che dovrà garantire l'equità della valutazione».

Ma perché espropriare un’area di fatto inutilizzabile? «A Lazise se lo chiedono in molti. Probabilmente si è scelto l’esproprio per aggirare il divieto di acquisizione di immobili da parte dei Comuni. Sarebbe bastata una delibera che obbligasse la proprietà a riqualificare il terreno e così l’amministrazione comunale non avrebbe speso nulla».

In pratica la valutazione al metro quadrato è pari a 450 euro, è una quotazione da esproprio - seppur confermata da tutte le procedure di controllo e verifica e quindi legittima - lontana da quelle normalmente in uso in situazioni simili che sono mediamente un terzo.

Porterete la questione in consiglio comunale? «Ci troviamo di fronte ad una delibera della giunta che ipotizza l’esproprio qualora la trattativa bonaria non dovesse andare a buon fine. Consideriamo che sarebbe assurdo che la proprietà accettasse una cifra inferiore a quella dell'esproprio e quindi in un modo o nell'altro il Comune di Lazise andrà a spendere 900 mila euro per acquisire un'area incolta e dei ruderi».













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