Turismo

Il lago di Garda fa il pienone di turisti a Ferragosto

A Riva i camping sfiorano il tutto esaurito. Meno tedeschi, boom di israeliani


Daniele Peretti


LAGO DI GARDA. I dati di Assoturismo relativamente al lungo ponte di Ferragosto, non sono confortanti.

Nonostante un movimento pari a 17mila presenze dall’ 11 al 16 agosto, la saturazione dei portali è del 90%; superano la soglia solamente Trentino Alto Adige (94%), Valle d’Aosta (94%), Liguria (95%), Friuli (93%), Toscana (91%), Marche ( 95%), Abruzzo (96%), Puglia (94%), Calabria (92%), Sicilia (93%) e Sardegna (95%).

Dati che confermano che il tradizionale pienone di metà agosto è solo un ricordo e come ci si trovi di fronte a medie inferiori sia alle aspettative, ma anche a quelle relative allo scorso anno pur considerando che il ponte di Ferragosto 2023 dura un giorno in più.

Pur restando in attesa di un bilancio definitivo, l’attuale tendenza è quella di tassi d’occupazione in risalita, ma sempre inferiori alle stime recenti con le località marine a registrare un calo medio di circa 4 punti e un punto percentuale per le località dei laghi.

Le strutture delle aree rurali, collinari e di montagna registrano circa 3 punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’82% contro l’84% dello scorso anno, mentre le strutture delle località termali salgono all’80% con un incremento di circa un punto.

Differenze che emergono anche per le riviere marittime per le quali a fronte di un leggero incremento della saturazione dell’offerta ricettiva delle riviere del Sud e delle Isole, emergono valori di stabilità per la Riviera Adriatica Veneta, del Conero e della Costa Smeralda.

In leggera flessione i tassi di saturazione rilevati per tutte le altre riviere, con un calo più marcato per la Riviera Romagnola. Vittorio Messina presidente di Assoturismo Confesercenti: «A Ferragosto si registra finalmente un ritorno alla crescita dei flussi turistici, anche se restiamo lontani dalle attese e registreremo con ogni probabilità una flessione del numero di presenze rispetto allo scorso anno. Quest’estate purtroppo è stata frenata da numerosi fattori, dal caro-vita – che ha messo in difficoltà soprattutto le famiglie e incrementato i prezzi delle destinazioni – al caos delle tariffe aeree schizzate alle stelle, aggravato dai problemi all’aeroporto di Catania. Elementi che dovrebbero far riflettere sui problemi di sempre del nostro turismo: bisogna utilizzare le risorse del PNRR per migliorare le infrastrutture a supporto dell’economia turistica».

Buona la tenuta dei laghi con un tasso d’occupazione pari al 94% che per quanto riguarda il Garda arriva a sfiorare il tutto esaurito per la ricettività dei camping. Settore nel quale in questi giorni, è praticamente impossibile trovare piazzole libere.

Anche perché la tendenza a salvaguardia della qualità dell’offerta, è stata quella di diminuire gli spazi a favore dell’ampliamento delle aree o in alternativa destinare delle piazzole a servizi per gli ospiti.

Il Lago di Garda pur restando la meta preferita dei vacanzieri tedeschi ne accusa un calo di presenze al quale corrisponde un aumento degli arrivi dall’est Europa. Novità per quanto riguarda Riva del Garda che ha registrato un’inusuale presenza di turisti israeliani.













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