Gli esperti al governo Conte: “Stato di emergenza da estendere fino al 31 luglio”
Sono 791.734 le persone finora vaccinate contro il Covid in Italia, 492.048 donne e 299.686 uomini
ROMA. Prorogare lo stato d'emergenza fino al 31 luglio. E’ questa l'indicazione che il Comitato tecnico scientifico ha dato al governo in vista del nuovo Dpcm sul Coronavirus. Il governo starebbe pensando di estenderlo fino al 30 aprile.
Secondo gli esperti, quattro sono gli elementi che consigliano il prolungamento di altri sei mesi, in modo da poter gestire la situazione con strumenti emergenziali: l'impatto ancora alto del virus sull'occupazione dei posti letto ospedalieri, la campagna vaccinale, la preoccupante situazione internazionale e la possibile sovrapposizione dell'influenza stagionale con il Covid.
L’allarme
Diverse decine di casi di Covid-19 dovuti a sospette varianti del Coronavirus sono state accertate in Abruzzo. Sui campioni, inviati all'Istituto Superiore di Sanità, sono in corso accertamenti. Alcuni dei casi in questione sarebbero compatibili con la cosiddetta variante inglese.
Si tratterebbe di soggetti risultati positivi nel dicembre 2020. Il primo caso compatibile con la variante inglese, nel Chietino, risale infatti al 10 dicembre. Due i laboratori abruzzesi individuati per sequenziare il virus: quello di Genetica molecolare dell'Università di Chieti e l'Istituto Zooprofilattico di Teramo.
Vaccini: i numeri
Sono 791.734 le persone finora vaccinate contro il Covid in Italia, 492.048 donne e 299.686 uomini. Il dato, aggiornato alle 23 di ieri, martedì 12 gennaio, è contenuto nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria. Hanno ricevuto il vaccino 619.430 operatori sanitari, 114.703 unità di personale non sanitario e 57.601 ospiti di Rsa. Il numero di dosi somministrate è pari al 54,6% del totale delle dosi consegnate con il primo lotto su tutto il territorio nazionale
La smentita
Le ipotesi attribuite al ministro della Salute Roberto Speranza, secondo cui occorrerebbero subito 100 giorni di zona rossa sull’intero territorio nazionale per contrastare la pandemia, sono destituite di ogni fondamento. Lo hanno spiegato fonti del ministero della Salute.