Austria, il paese di Fucking cambia nome
Dal primo gennaio si chiamerà Fugging: “I turisti venivano per prenderci in giro, un inferno”
FUCKING. Perso nella campagna austriaca, il paese di Fucking - che sarà ribattezzato Fugging dal primo gennaio nel tentativo di sfuggire agli ovvi accostamenti di senso con il volgare gerundio inglese -, ora ha soltanto voglia di riconquistare l'anonimato cui sarebbe stato destinato, non fosse stato per il suo nome, risalente al Medioevo.
Ed è indicativo che nel paesino si siano già affrettati a modificare i cartelli, che peraltro venivano spesso rubati da visitatori a caccia di un insolito souvenir.
"Era diventato un inferno, la gente passava facendoci il dito medio", ha raccontato per strada una vecchia signora, una dei cento abitanti di Fucking che dopo anni di ilarità globale hanno deciso di voltare pagina. Anche se non è stato facile: "Non l'abbiamo fatto a cuor leggero, è il nostro villaggio, ma non potevamo fare altrimenti", ha aggiunto la signora.
Luogo privo di attrattive particolari, Fucking - o meglio Fugging - non vanta edifici famosi o specialità locali: solo una manciata di fattorie a 350 km a est da Vienna, vicino al confine con la Baviera.
Eppure per molti anni aveva dovuto sopportare stormi di turisti burloni che passavano solo per farsi fotografare davanti ai segnali stradali.
Qualcuno in Paese ci aveva anche costruito un piccolo business, come Wolfgang Pohler, felice finora di vendere ai turisti nel suo piccolo negozio souvenir che strizzavano l'occhio al nome del borgo. E che ora si rammarica che le persone "non abbiano più senso dell'umorismo" di questi tempi.
Il nome del paese diede origine anche alla birra Fucking Hell, un doppio senso che gioca sul fatto che Hell, inferno in inglese, in tedesco indica invece proprio un tipo di birra, la Ale. Anche se la Fucking Hell è una pilsner.
Gli abitanti del posto, per lo più cattolici, temevano addirittura che presto avrebbe aperto i battenti anche una casa chiusa. "Abbiamo avuto abbastanza clamore mediatico in passato", ha tagliato corto il sindaco Andrea Holzner. Ma non è certo che il cambio di due lettere sarà sufficiente: di notte c'è già chi si è messo a ridipingere il vecchio nome sui cartelli.