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Acqua, un diritto negato a miliardi di persone

Oggi è la giornata mondiale con un tema attualissimo: “Water for Peace”


Carlo Bridi


TRENTO. Si celebra oggi 22 marzo la giornata mondiale dell’acqua. Una giornata voluta dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione di tutto il mondo sul tema dell’acqua: un diritto negato ancora a miliardi di persone. Il tema di quest’anno è: “Water for Peace”, mai in passato i due temi quello dell’acqua e quello della pace sono stati così legati.

Si pensi a quello che sta succedendo in Palestina, dove per conoscenza diretta posso affermare come lo Stato d’Israele con la costruzione del muro che lo separa dagli arabi di Palestina non lo ha costruito in linea retta, ma a zig zag per comprendere dentro i confini d’Israele tutte le sorgenti d’acqua in una terra dove senza l’acqua c’è il deserto, l’impossibilità di qualsiasi coltivazione ma addirittura non hanno nemmeno l’acqua indispensabile per la sopravvivenza delle persone.

Ma le guerre per l’acqua sono presenti in tutti i Continenti. Ebbene, secondo ricerche recenti nell’arco degli ultimi 70 anni la disponibilità delle fonti d’acqua è diminuita del 20%. E questo mentre a livello italiano si calcola che il 30% dell’acqua che viene captata alle sorgenti e dai pozzi si perda durante il tragitto prima di arrivare al rubinetto delle case. Il comune di Trento, è uno dei più virtuosi essendo arrivato a contenere le perdite al 12,50%, come ha comunicato tre giorni fa.

Ma la maggior parte dell’acqua non viene consumata come acqua potabile ma per l’industria, i servizi e l’agricoltura. In una realtà come quella trentina, l’’acqua è un elemento strategico per l’agricoltura. Con le estati sempre più lunghe e più secche immaginare di fare agricoltura di qualità senza l’irrigazione è praticamente impossibile. Non a caso l’irrigazione a pioggia è nata proprio in Trentino oltre 70 anni orsono. Ma il limite maggiore era quello dello spreco d’acqua che si aveva con l’irrigazione a pioggia.

Ecco allora che fortemente sostenuti dalla Provincia i Consorzi Irrigui e di miglioramento fondiario e da ultimo anche il Consorzio di Bonifica, si sono impegnati per la trasformazione degli impianti irrigui da pioggia a goccia o sottochioma. Il 95% degli impianti irrigui in Val di Non sono impianti a goccia. Ma la situazione è analoga in tutto il Trentino, ci informa l’assessorato all’Agricoltura della Provincia. Abbiamo oltre 14 mila ettari di frutteti, vigneti e piccoli frutti irrigati a goccia o micro getto. E’ dimostrato che con l’irrigazione a goccia si ha un risparmio d’acqua di oltre il 30%, questo senza nulla togliere al fabbisogno d’acqua delle piante.

Con l’agricoltura 4.0 si andrà a risparmiare ulteriormente perché si potrà arrivare a dare la quantità d’acqua nei tempi e nella misura che serve. Ma c’è un altro settore grande responsabile degli sprechi: L’osservatorio internazionale Waste Watcher sulla base dei dati dello spreco del cibo in Italia ha dimostrato che ogni anno con il cibo sprecato gettiamo ben 151 miliardi di litri d’acqua per un costo incredibile di 395.835.000 euro.

Ma qual è il quadro generale nel mondo? Quasi un miliardo di persone particolarmente nell’Africa subsahariana, ma anche in Asia ed in Medio Oriente sono prive di acqua potabile. Ma son quasi 3 miliardi quelle che non hanno una quantità d’acqua sufficiente. Questo, mentre secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ben l’85% delle malattie contratte nei paesi impoveriti sono causate dalla mancanza d’acqua o dalla pessima qualità di quella a disposizione.

Secondo l’importante ONG OXFAM, la mancanza d’acqua e la scarsa qualità di quella disponibile hanno causato più morti delle guerre in Ucraina, Siria, Yemen e Palestina. Oltre 1000 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno per le malattie causate dalla cattiva qualità dell’acqua a disposizione. Basterebbe un pozzo d’acqua vicino alla scuola, al villaggio, per assicurare un cambio completo di vita.

Ce lo dice la nostra ultratrentennale esperienza nel cuore dell’Africa nera. Ma quali sono le prospettive? Secondo l’ONU per il 2050 il 51% della popolazione è a rischio idrico. Ma noi cosa possiamo fare? Consumiamo più acqua del sindaco, limitiamo il tempo sotto la doccia, ma anche nelle piccole pratiche di casa: dalla pulizia dei denti, al bagno ecc..tanti modi per risparmiare acqua. ASSFRON e l’Istituto Buonarroti di Trento celebrano la giornata andando a visitare gli stabilimenti di Fiemme Energia che puntano all’energia pulita e al contenimento degli sprechi a Cadino e a Cavalese.













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