Capodanno, senza cintura muore in un incidente. La Cassazione: "Colpa del conducente"
La sentenza stabilisce un principio fondamentale: chi guida ha l'obbligo di verificare che tutti i passeggeri indossino le cinture di sicurezza prima della partenza e durante il viaggio. In caso di rifiuto, deve negare il trasporto
ALATRI. Un tragico incidente stradale avvenuto la notte di Capodanno del 2015 torna al centro dell'attenzione giudiziaria. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione nei confronti di una 29enne di Alatri, stabilendo un nuovo principio di responsabilità per i conducenti di veicoli.
La giovane era stata assolta in primo grado dall'accusa di omicidio colposo per la morte del suo amico Gianmarco Ruspantini, appena diciottenne, deceduto nell'incidente causato da un cane randagio apparso improvvisamente sulla strada. Il ragazzo, seduto sul sedile posteriore senza cintura di sicurezza, venne sbalzato fuori dall'abitacolo rimanendo schiacciato dal veicolo.
I supremi giudici hanno accolto il ricorso del procuratore generale Giulio Romano, ribaltando la decisione del Tribunale di Frosinone che aveva prosciolto la conducente "perché il fatto non costituisce reato". Secondo la Cassazione, non è sufficiente giustificare la negligenza con l'assenza di sistemi acustici di allarme per le cinture non allacciate.
La sentenza stabilisce un principio fondamentale: il conducente ha l'obbligo di verificare che tutti i passeggeri indossino le cinture di sicurezza prima della partenza e durante il viaggio. In caso di rifiuto, deve negare il trasporto. Una responsabilità che, nel caso specifico, non è stata assunta dalla conducente, la quale aveva permesso al giovane amico di viaggiare senza protezione.
La perizia tecnica aveva evidenziato come l'utilizzo della cintura avrebbe probabilmente salvato la vita al ragazzo, impedendogli di essere proiettato fuori dal finestrino.
Ora spetterà alla Corte d'Appello di Roma rivalutare il caso alla luce delle indicazioni fornite dalla Suprema Corte, in un processo che potrebbe stabilire un importante precedente per la sicurezza stradale.