Iti, un tuffo nei ricordi per i “ragazzi del ‘64”: di nuovo assieme nelle aule dell'istituto
Visita all’interno della scuola per festeggiare il 60° anniversario dal diploma (foto Maurizio Passerotti, Fabio Rosa e Renato Berlanda Scorza)
Visita all’interno della scuola per festeggiare il 60° anniversario dal diploma (foto Maurizio Passerotti, Fabio Rosa e Renato Berlanda Scorza)
Uno spettacolo raro e bellissimo, quello cui si è potuto assistere la scorsa notte anche in alcune zone del Trentino: l'aurora boreale. In queste meravigliose immagini scattate da Mattia Bonavida, una serie di vedute dell'aurora boreale sul Garda trentino, favorite dal cielo limpido, poche ore dopo il transito di una forte perturbazione.
Ieri, giovedì 10 ottobre, l’aurora boreale è tornata a interessare tutta l’Italia settentrionale e parte del centro, dal Trentino Alto Adige al Veneto, dal Piemonte alla Liguria. Tutto merito di una tempesta solare che ha colpito il nostro pianeta nel tardo pomeriggio come previsto dagli esperti del settore già nei giorni scorsi.
Si tratta di un fenomeno formato in cielo da bande luminose che assumono un'ampia gamma di forme e colori on rapido movimento e trasformazione, con prevalenza delel tonalità di rosso-verde-azzurro: l'origine è l'interazione di particelle solari cariche (protoni ed elettroni) con la ionosfera terrestre.
Tutta colpa, anzi, merito, di una forte tempesta geomagnetica nello spazio, che potrebbe causare problemi (danni alla rete elettrica, danni ai satelliti in orbita intorno alla Terra, blackout radio e interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare) ma che ci regala delle aurore visibili a latitudini molto più basse del consueto. Le foto sono di Alessandro Zanforlin e Diego Romanelli.
Questa mattina una decina di volontari dei vigili del fuoco hanno posato le reti di contenimento a seguito della cacciata del fiume Sarca. Con circa 300 metri di contenimento sono state raccolti con una stima approssimativa circa 40 tonnellate di legname. Le operazioni di messa in sicurezza proseguiranno nel pomeriggio. Si raccomanda massima prudenza nella navigazione e di non interferire sia in acqua sia a terra con le operazioni in corso.
(Foto Mattia Bonavida/Privato/Vff Riva)
Fiume e torrente sotto il controllo della Protezione civile. La situazione sarebbe comunque in miglioramento (foto di Claudio Libera)
Visita all’interno della scuola per festeggiare il 60° anniversario dal diploma (foto Maurizio Passerotti, Fabio Rosa e Renato Berlanda Scorza)
In centinaia da piazza Tribunale per la quarta iniziativa di “Donne* in Marcia – Frauen*marsch” oggi a Bolzano. In piazza anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Le promotrici denunciano: "Ancora nessun edificio in vista per la Casa delle donne di Bolzano, nessun dibattito locale sull'educazione sessuale obbligatoria nelle scuole secondarie altoatesine, nessun segno di accesso facilitato ai contraccettivi, nessun potenziamento dei consultori familiari. Al contrario, un arretramento con le destre in Giunta provinciale e nelle posizioni di potere". LE FOTO (DLife)
Questa mattina il lago di Resia con il suo celebre campanile che spunta dall'acqua si è svegliato come una cartolina d'inverno: ai 1500 metri di Curon Venosta si è passati in 8 ore da 11 a 3 gradi. Quota neve a 1900 metri circa. LE FOTO (Giampaolo Rizzonelli)
Foto di Paolo Pedrotti
Le foto che Giorgio Vicentini ci ha fatto avere raccontano un’Italia che non c’è più; studenti a scuola in giacca e cravatta; sbaraccate mai oltre il lecito, ma anche tanta voglia di divertirsi e di imparare. Quella dei “ragazzi del ‘64” era una Trento che aveva fame, i giovani avevano voglia di riscattare una situazione di povertà accentuata dal periodo bellico e postbellico e la scuola diventava un mezzo per raggiungere uno stile di vita diverso. Non solo, ma le Iti erano anche futuristiche , cioè rivolte al futuro con corsi di studio nuovi, alternativi. Infine i professori più volte lodati, ammirati dagli ex studenti che abbiamo intervistato. Erano i liberi professionisti di allora che insegnavano per voglia perché tutti avrebbero avuto di che vivere senza le lezioni. Per tutti vogliamo ricordare l'ingegner Crespi che devolveva il suo stipendio di professore agli studenti più bisognosi che così hanno potuto diplomarsi come altrimenti non avrebbero potuto. Sembrano storie da libro Cuore, sono invece le storie della Trento degli anni sessanta.
Ad intervenire gli uomini del Soccorso alpino di Vipiteno e l'elicottero della Guardia di finanza. L’incidente nella zona della forcella "Ochsenscharte". A dare l’allarme i compagni di escursione (foto Soccorso alpino)
Aperte le preiscrizioni fino al 24 novembre 2024. Provincia di Trento e Arci unite per un’iniziativa che rientra nella “Piattaforma sulla memoria e la cittadinanza attiva”
Il nuovo presidente dell’Ateneo si è presentato a Trento: «Entro in punta di piedi, ho tanto da imparare»
In uno studio realizzato in collaborazione con l'Accademia delle scienze austriaca e pubblicato su Science Advances una nuova strada per la lotta alla malattia
È l’unico italiano in graduatoria insieme all’AlpINN di Plan de Corones
Venerdì 8 novembre gli addetti del settore si fermano per 24 ore: garantito solo il 30% dei trasporti nelle fasce di garanzia, tra le 5,30 e le 8,30 e tra le 16 e le 19. Ecco le corse sicure