Vola l’inflazione: a Trento più 3,7% con il «caro bollette»

I dati di luglio sono impietosi: solo Genova cresce di più Oltre ad energia e carburanti pesano anche cibi e bevande



TRENTO. Nuova fiammata dell’inflazione a Trento: in un anno, i prezzi sono cresciuti del 3,7%, portando il capoluogo al secondo posto italiano, dietro a Genova, nella classifica delle città in cui il carovita è cresciuto di più rispetto al luglio dello scorso anno. Una situazione certo poco invidiabile, che ha portato il tasso medio di crescita nel giro di sei mesi a crescere di un punto percentuale, passando dal 2,5% di gennaio al quasi 3,5% del mese scorso.

A incidere di più, in questo salasso generalizzato, è la voce relativa all'abitazione e alle bollette di acqua, energia e carburanti: +2,2 per cento rispetto al mese di giugno, addirittura +9,4 per cento rispetto a un anno fa, segno di un’impennata quasi a doppia cifra che va a incidere sensibilmente sul nostro portafoglio, perché stanno portando ulteriori aumenti su tutte quelle voci collegate al costo di trasporto delle merci. Ma il confronto tra i prezzi di fine luglio e quelli di un anno fa è impietoso in quasi tutte le voci che compongono il paniere dell'inflazione: +7,1 per cento per le bevande alcoliche e i tabacchi, +4,5 per cento per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, +3,8 per cento per i servizi sanitari e +3 per cento delle tariffe negli alberghi e nei pubblici esercizi Ancora, un aumento di 2,2 punti percentuali per le spese di istruzione e anche per l’abbigliamento e le calzature, mentre più lievi sono stati i rincari annuali per i biglietti di cinema e musei (+0,3%) e quelli delle comunicazioni (+0,1%). E se rispetto al mese scorso si può tirare un piccolo sospiro di sollievo nella voce dei trasporti (-0,1%), ecco che il confronto con il luglio 2011 torna ad essere pesante: +5,8%.

Per quanto riguarda il confronto rispetto al mese di giugno, oltre alle bollette a crescere maggiormente sono state le voci relative alle comunicazioni (+1,2%) e le tariffe degli alberghi e dei pubblici esercizi, cresciute dello 0,6%. In leggerissimo calo, oltre ai trasporti, anche le spese per l'istruzione (-0,2%), per i mobili e i servizi per la casa (-0,1%) e per le bevande alcoliche e i tabacchi (-0,2%), mentre per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche il calo mensile è addirittura dell'1,1%, frutto delle campagne sconti che continuano a susseguirsi nei vari supermercati.

Insomma, la situazione del carovita a Trento inizia ad essere pesante, soprattutto se si guarda l’incedere dei prezzi, mese dopo mese, da gennaio ad oggi: +0,5% a gennaio, +0,3% a febbraio, +0,6% a marzo, +0,4% aprile, poi un lievissimo calo a maggio (-0,1%) e a giugno un altro +0,3%. E ora, un preoccupante +0,4% a infiammare questa calda estate.

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