Vertici a valanga sull’ambiente
Le parole di Greta, le rassicurazioni di Draghi
“Dai politici solo bla, bla, bla” ha tuonato dal palco di Milano di Youth4Climate la battagliera leader del “Fridays For Future”, una vera forza della natura Greta Thunberg. Una provocazione rilanciata da Papa Francesco che ha inviato un messaggio di gratitudine ai 400 giovani di tutto il mondo riuniti a Milano. “Non c’è più tempo, i politici devono agire per salvare il pianeta e il bene di tutti” rincara il Pontefice che ancora una volta ha fatto sentire la propria voce per sollecitare tutti a “prendersi cura della casa comune”.
“Vi incoraggio a unire gli sforzi mediante un’amplia alleanza educativa per formare generazioni salde nel bene e mature”. Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi non ha perso tempo già oggi parlando a Milano ha affermato: “dobbiamo agire adesso, è una necessità impellente”.
E’ proprio il tema di una forte azione di educazione e sensibilizzazione rivolta particolarmente alle giovani generazioni uno dei temi più ricorrenti in tutti coloro che in questi giorni ricchi di vertici e prevertici stanno sottolineando. Cresce la profonda convinzione che Cop26 che si svolgerà a Glasgow fra un mese non può fallire.
Non può essere l’ennesimo bla, bla, bla, come gli ha definiti la battagliera ragazza svedese che ha mosso tutto il mondo.
A questo proposito per chi ha l’Uganda nel cuore come chi scrive, fa particolarmente piacere che la vice del movimento di Greta sia una battagliera ragazza ugandese: Vanessa Nakate. Vanessa è stata la prima ragazza della società africana a partecipare gli eventi lanciati da Greta nel 2019. “Molte famiglie ugandesi ha denunciato Vanessa dal palco di Milano, sono finite in povertà a causa dei disastri ambientali in costante aumento, e sono state costrette a vendere le proprie figlie, (consuetudine peraltro molto diffusa in passato in Uganda). Il mio paese ha proseguito, fa molto affidamento sull’agricoltura per ottenere i mezzi di sussistenza, ma questa è in pericolo a causa dell’impazzimento del clima che ha di fatto modificato l’evolversi delle stagioni. Le tradizionali stagioni secche alternata quelle piovose non ci sono più assistiamo solo ad eccessi di secco, di caldo e di conseguente siccità alternati a periodi di piogge disastrose. Questo, mentre noi siamo il continente con il più basso valore di emissioni di Co2 ma stiamo subendo le devastazioni altrui. L’Africa è responsabile solo del 3% delle emissioni.
Ma quali sono gli obiettivi di questa mobilitazione? Limitare la crescita della temperatura non oltre 1,5°C entro breve. E’ questo anche uno degli obiettivi di Cop26 di Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre.
Ma per raggiungere questo obiettivo è necessario accelerare l’eliminazione graduale del carbone, ridurre la deforestazione, incoraggiare gli investimenti in energie rinnovabili.
Altro obiettivo è quello di incoraggiare i paesi colpiti dai cambiamenti climatici a proteggere e ripristinare gli ecosistemi; costruire sistemi di protezione e viluppo di forme di agricoltura sostenibile per assicurare cibo per tutti e ridurre i danni alle infrastrutture.
Altro obiettivo è quello di mobilitare la finanza internazionale per mettere almeno 100 miliardi di $ da subito a disposizione per il clima.
Fondamentale – e questo è il quarto obiettivo - è la collaborazione e la cooperazione fondamentali per affrontare le sfide climatiche per rendere veramente operativo l’accordo di Parigi che in larga parte come giustamente dice Greta è rimasto nelle belle parole scritte ma non applicate.