l’accordo

Progettone, intesa fra sindacati e Provincia. Tutela dei lavoratori in primo piano

Introdotta una “clausola sociale” di tutela. Grosselli (Cgil): «Definire i criteri di accesso, no a restrizioni». Spinelli: «Assicurate formazione, condizioni economiche e contrattuali eque, continuità del rapporto di lavoro»



TRENTO. È stata siglata l'intesa tra la Giunta provinciale di Trento e i sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino sulla riforma del "Progettone". Il testo - informano i sindacati - ribadisce come il "Progettone" resti uno strumento finalizzato all'inclusione sociale dei soggetti deboli, prevede l'applicazione del contratto collettivo provinciale (da sottoscrivere dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative) e introduce una clausola sociale che tuteli i lavoratori in eventuali passaggi tra soggetti incaricati e il reinserimento.

"L'intesa sottoscritta oggi rappresenta un punto di partenza per l'attuazione della riforma del 2022 del sistema dei lavori socialmente utili in Trentino, un unicum in Italia, che garantisce da oltre quarant'anni opportunità occupazionali a favore di lavoratori senior espulsi dal mercato del lavoro. Ma il lavoro non è ancora concluso", commenta Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil del Trentino. Secondo l'esponente sindacale, rimangono da definire i criteri di accesso.

"I criteri attuali non vanno ristretti perché da anni gli accessi al 'Progettone' sono sostanzialmente stabili a fronte di uscite per pensionamento che sono sempre maggiori dei nuovi ingressi", conclude Grosselli.

"Si tratta di un momento importante all'interno del disegno complessivo di riforma dello strumento del Progettone, che ora potrà proseguire con l’iter di attuazione - spiega l’assessore provinciale al lavoro, Achille Spinelli -. Un passaggio con il quale mettiamo nero su bianco, d’intesa con le organizzazioni sindacali, gli obblighi di servizio pubblico da parte della Provincia nei confronti delle persone inserite nel Progettone, che saranno appunto impiegate esclusivamente in servizi di pubblica utilità e alle quali saranno assicurate formazione, condizioni economiche e contrattuali eque, continuità del rapporto di lavoro in caso di cambio del soggetto incaricato per l’esecuzione dei servizi” spiega ancora Spinelli.

Con la riforma della disciplina, la Provincia inserisce il cosiddetto “Progettone” all’interno degli strumenti provinciali di politica attiva del lavoro a favore dei soggetti individuati, d’intesa con la commissione provinciale per l’impiego e previo parere della commissione permanente del Consiglio provinciale, quali meritevoli di tutela.

Nello specifico, l’intesa sottoscritta dalla Provincia e dalle organizzazioni sindacali, stabilisce che: gli obblighi di servizio pubblico mirano a favorire l'inclusione sociale e lavorativa di queste persone, attraverso l'occupazione, la formazione e il reinserimento nel mercato del lavoro. Tali obblighi prevedono l'assunzione e l'impiego esclusivo di questi soggetti in servizi di pubblica utilità; le persone assunte devono essere soggette alla contrattazione collettiva, garantendo condizioni economiche e normative conformi agli standard stabiliti dalla legge provinciale n. 12/2022; in caso di cambio dell'incaricato per l'esecuzione dei servizi, deve essere garantita la continuità dei rapporti di lavoro e il rispetto dei trattamenti economici e normativi preesistenti per le persone già impiegate. Le Parti si impegnano a monitorare l'applicazione di queste disposizioni.

(foto Pat)













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