Piccoli frutti, la Coop San’Orsola lancia la mora a residuo zero
Sarà presentata alla Fruit Logistica di Berlino, la grande fiera internazionale della frutta dal 5 al 7 febbraio. In Germania anche anche le prime fragole prodotte in Sicilia dai soci della cooperativa per coprire l'intero arco dell'anno con produzione propria
TRENTO. Dopo il mirtillo ed il lampone a residuo zero la cooperativa Sant’Orsola sta producendo la mora residuo zero, diventando così leader incontrastato nella produzione di piccoli frutti a residuo zero. Ma non solo: grazie ai soci siciliani oggi la Sant’Orsola è in grado di portare sul mercato a gennaio, le prime fragole siciliane di produzione propria. Va così a garantire il prodotto per tutto l’anno. I due prodotti saranno presentati alla Fruit Logistica di Berlino, la grande fiera internazionale della frutta dal 5 al 7 febbraio.
In qualità di leader italiana nel settore dei piccoli frutti, la Sant’Orsola, sarà così in grado di proporre l'intera gamma della sua produzione, con residuo zero. L'ultima nata sarà disponibile sul mercato da primavera in confezione vaschetta da 125 grammi.
La mora residuo zero della Sant'Orsola, dal sapore intonato al dolce, ha le qualità organolettiche tipiche del frutto e risponde alla richiesta di fresco prodotto da una filiera sostenibile lungo l'intero suo percorso, dalla pianta al produttore, fino al consumatore. Questa mora, certificata Csqa, è il risultato del lavoro di collaborazione durato 15 anni tra gli sperimentatori della Sant’Orsola assieme a numerosi istituti di ricerca ed ai soci della cooperativa, fino a trovare un frutto che alla raccolta è privo di residui.
Hanno avuto successo i complessi studi compiuti sul ciclo biologico delle principali patologie, degli insetti e degli aracnidi, le analisi mirate a capire l’interazione con l’ambiente di coltivazione e gli effetti, positivi, originati dall’utilizzo di insetti e acari predatori. La sua produzione inizia nei campi dei soci del Sud Italia (Sicilia e Calabria) e termina in autunno in Trentino. La novità rappresenta un valore aggiunto di rilievo per la cooperativa Sant'Orsola in quanto le consente di distinguersi sul mercato dei piccoli frutti. Infatti è l'unica azienda italiana a poter proporre questi prodotti a residuo zero.