Nuovo statuto per LaVis. Si va verso uno Zanoni bis

Oggi l’assemblea dei 1300 soci che dovrà riscrivere le regole societarie Più controlli sull’operato del cda che dovrebbe essere composto da 13 membri


di Carlo Bridi


TRENTO. I commissari straordinari della LaVis Marco Zanoni e Fausto Campostrini hanno iniziato il conto alla rovescia per la chiusura del loro mandato che scade il prossimo 10 settembre. Lo fanno coinvolgendo gli oltre 1300 soci nella riscrittura delle regole che governeranno la cooperativa; regole in larga misura sollecitate dai soci e condivise nelle assemblee di zona che i commissari hanno convocato nelle varie aree sulle quali la Lavis è articolata.

Lo fanno con un’assemblea convocata per questo pomeriggio dal commissario Zanoni, dove il piatto forte saranno proprio le modifiche statutarie. Fra le novità che saranno introdotte la nomina di un Cda composto con una media ponderale fra numero soci e produzione nelle otto aree nelle quali è stato diviso il comprensorio facente capo alla LaVis. Dai calcoli effettuati l’ipotesi che sarà proposta è quella di un Cda di 13 membri, lo statuto dovrebbe fissarne un limite minimo di nove e un massimo di poco sopra i venti.

Una proposta che peraltro era stata richiesta dal 70-80% dei soci della cooperativa per disciplinare in modo nuovo l’entrata e l’uscita dei soci dalla Cantina verrà per ora accantonato in quanto non urgente e non ancora ben capito dai soci anche se era stato predisposto seguendo pedissequamente il codice civile.

Condivisione invece per altre importanti novità come la possibilità per il Cda di nominare un comitato esecutivo di cinque membri e la nomina di un amministratore delegato che, qualora i soci lo chiedessero, potrebbe portare anche l’attuale commissario (ovviamente dopo che avesse chiarito la sua posizione con la Camera di Commercio della quale è il segretario generale) ad un ruolo operativo. Ed è proprio questo uno degli scenari più probabili.

Un’altra novità molto importante che verrà proposta ai soci è la sovranità dell’assemblea su ogni investimento che la Cantina decidesse di fare. Il Cda potrà infatti muoversi solo all’interno del “Piano di Sviluppo Triennale” che l’assemblea dei soci avrà approvato evitando così possibile fughe in avanti del Cda all’insaputa vera o presunta della base sociale. Si vuole così evitare il ripetersi di situazioni criticate com’è successo in passato quando i soci ritenevano di non essere stati coinvolti nelle scelte. Dopo l’approvazione di queste nuove norme verrà convocata un’altra assemblea dei soci per il 30 agosto nella quale verrà nominato il nuovo Cda che entrerà nel pieno possesso dei suoi poteri l’11 settembre con la scadenza della gestione commissariale.













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